Si tratta del museo più giovane dell’Isola, se non anagraficamente – fu fondato nel 1859 – perlomeno in base alla data della sua riapertura (2009) dopo dieci anni di lavori. A restaurarlo è stata l’archistar David Chipperfield, mentre la costruzione originale in stile neoclassico fu progettata da Friedrich August Stüler, allievo di Karl Friedrich Schinkel. A quell’epoca fu il primo museo a riprendere, nella sua stessa struttura, elementi in grado di rappresentare la rivoluzione industriale in atto, con costruzioni in ferro e l’utilizzo, all’interno del processo di costruzione, di un motore a vapore per inserire i pali di fondazione nel terreno del sito.
Cosa vedere al Neues Museum
All’interno dei tre piani del Neues Museum (Museo Nuovo), i visitatori possono rivivere gli esordi dell’umanità in un’area che spazia dal Vicino Oriente all’Atlantico, dall’Africa del Nord alla Scandinavia. Gli eccezionali reperti offrono la possibilità di conoscere lo sviluppo delle civiltà preistoriche e protostoriche dell’Eurasia, dal paleolitico fino all’alto Medioevo, con notevoli varietà di dettagli e completezza. Al piano terra si trova il cosiddetto Viale dell’Archeologia, cui si aggiungono un’area dedicata alla valle del Nilo, un’altra all’antico Sudan e una a tombe e sarcofagi dell’antichità. Al primo piano è la volta delle camere di sepoltura, degli oggetti ritrovati nei templi e di un’esposizione che tenta di spiegare come, nel corso dell’antichità, sia cambiato il modo di rappresentare l’uomo. Il secondo piano contiene la sala di Nefertiti, i reperti della città egizia di Akhenaton e la ricca collezione di papiri.