Situato all’interno dell’Isola dei musei, comprende tre diverse realtà: la Collezione delle antichità classiche (in mostra anche nell’Altes Museum), il Museo delle antichità del vicino Oriente e il Museo di arte islamica. Il museo colpisce soprattutto per la monumentalità delle opere esposte al suo interno.
Della Collezione delle antichità classiche fa parte l’altare di Pergamo, risalente al II secolo avanti Cristo e considerato uno dei principali capolavori di epoca ellenistica. Il fregio raffigura la battaglia tra dei e giganti. La Porta di Mileto rappresenta invece un importante esempio di architettura Romana.
Il Museo dell’antichità del vicino Oriente vanta forse la più ricca collezione di tesori provenienti da questa regione. È dominato dall’imponente ricostruzione della Porta di Ishtar, il grandioso portale interamente ricoperto con tasselli di ceramica blu, che nel VI secolo a.C. dava accesso alla città di Babilonia. Le mura sono decorate con leoni, draghi e tori, i simboli delle principali divinità babilonesi. Sul fondo, attraverso una parete trasparente, i visitatori possono comprendere come è stato possibile ricostruire la grande struttura a partire da piccoli frammenti. Altri importanti elementi della collezione sono la facciata della sala del trono di re Nabucodonosor, la ricostruzione di un palazzo assiro del XII secolo a.C. e manufatti risalenti all’epoca della nascita della scrittura.
Il Museo d’arte islamica nacque nel 1904 grazie alla donazione, da parte di Wilhelm von Bode, di una serie di preziosi tappeti provenienti da Iran, Asia minore, Egitto e Caucaso, che ancora rivestono un ruolo importante all’interno del museo. Altri elementi di spicco della collezione d’arte, che spazia dall’VIII al XIX secolo, sono la stanza di Aleppo, ovvero la vivace ricostruzione della camera di un mercante siriano della città di Aleppo nel XVII secolo, dipinta con versetti arabi e persiani e motivi di piante, creature mitologiche e figure umane.