Praga, la magica storia del Muro di John Lennon (VIDEO)

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Una delle attrazioni turistiche meno convenzionali di Praga si trova nel cuore del Piccolo Quartiere: è il John Lennon Wall, un muro interamente ricoperto di murales, perlopiù ispirati alle canzoni dei Beatles, che si sono stratificati e accavallati nel tempo.

Il murales di John Lennon non ha solo un forte impatto visivo, ma ha anche un importante significato simbolico: è infatti una sorta di monumento open air alla pace e alla fratellanza. Ormai quasi interamente dipinto dai turisti che vogliono lasciare un segno del loro passaggio, è certamente poco rappresentativo della fervente street art ceca ma è ancora amatissimo dai praghesi per la sua storia.

Fate una pausa dalle romantiche atmosfere medievali del centro di Praga e venite a scoprirne la vena hippy cercando quest’angolino colorato alle spalle dell’isola di Kampa. Non dimenticate di lasciare una citazione, una scritta, una dichiarazione d’amore o semplicemente le vostre iniziali.

La storia del muro

Pare sia stato uno studente messicano l’autore del primo graffito dedicato a John Lennon su quello che poi sarebbe diventato famoso come il John Lennon Wall. Il celebre leader dei Beatles era diventato all’indomani del suo assassinio un simbolo universale di pace e fratellanza; il suo messaggio di speranza e libertà aveva una forte presa sui giovani praghesi, che negli anni Ottanta vivevano ancora sotto un soffocante regime comunista. Iniziarono così a moltiplicarsi graffiti, frasi e disegni ispirati al cantante e ai suoi ideali che non tardarono ad essere notati, e malvisti, dal regime comunista, secondo il quale potevano avere una connotazione politica. Si innescò allora una battaglia a colpi di vernice tra i giovani praghesi, disposti a continuare a dipingere il muro nonostante i divieti, e la polizia locale che periodicamente lo ripuliva. Per questo il muro è tanto amato dai praghesi. Nel 2014 fu un gruppo di street artists a cancellare i dipinti coprendoli di pittura bianca e la scritta ” “The wall is over”, che fu poi cambiata in “The war is over”. Ancora oggi il muro cambia in continuazione, talvolta per interventi di street artist, più spesso per mano dei turisti che vogliono lasciare un segno del loro passaggio.

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