Ennesimo episodio di disservizio presso un ufficio pubblico. Dalle segnalazione dei cittadini giunte all’Italia dei Diritti, il movimento nazionale presieduto da Antonello De Pierro, sembrerebbe che questa mattina, alla sede Inps in via delle Baleniere ad Ostia, gli utenti, in coda da diversi minuti si sarebbero trovati di fronte ad una inaspettata interruzione del servizio. Alle 10:30 gli impiegati dei sette sportelli presenti avrebbero sospeso il proprio lavoro per partecipare a una assemblea sindacale. Con totale stupore e indignazione delle centinaia di persone che già avevano preso il ticket per fare la fila. Nell’atrio, sempre secondo quanto riferito dagli utenti, ci sarebbe stato soltanto un cartello con la scritta “Dalle 10:30 assemblea”, che non specificava affatto la data esatta, l’orario in cui sarebbe ripreso il servizio, né tantomeno recava una firma del titolare di tale decisione. Inoltre, la macchina distributrice dei biglietti avrebbe continuato a funzionare regolarmente. Piuttosto vibrante la protesta delle persone in attesa, che si sarebbero lamentate soprattutto per la carenza di informazioni e l’assoluta incertezza sulla ripresa delle attività degli sportelli, acuita anche dalle vaghe risposte degli impiegati, secondo i quali gli uffici Inps di Ostia sarebbero privi di dirigenti.
L’Italia dei Diritti ha provato ripetutamente a contattare per telefono la suddetta sede Inps e gli uffici della sede centrale all’Eur, non riuscendo tuttavia a reperire alcun responsabile da ascoltare sia in merito a questa vicenda, sia in relazione ai problemi effettivi che gli impiegati Inps avrebbero denunciato.
Sull’argomento si è espresso Alessandro Calgani, responsabile del movimento per la città di Roma: “Tutti hanno diritto di avere momenti di confronto ed indire assemblee, ma il tutto deve essere fatto rispettando le regole. Se le segnalazioni ricevute verranno verificate, si tratterebbe di una situazione molto grave e a rimetterci come al solito sono i cittadini, che spesso e volentieri, per adempiere agli ingarbugliati processi burocratici, devono chiedere permessi ripetuti presso i datori di lavoro. La certezza che abbiamo – prosegue Calgani – è comunque che per reperire informazioni sul disagio arrecato e sulle modalità dell’assemblea, ci siamo imbattuti in numeri di telefono che non rispondono o responsabili che non si trovano. Questo è quello che vogliamo combattere, non certo la legittima protesta di chi vive ostacoli per svolgere al meglio il proprio lavoro”.