L’Europol, dopo tre anni di indagini in collaborazione con la polizia di altri sei paesi, è riuscita a smantellare una banda di cybercriminali che, con base in Georgia, grazie all’utilizzo del malware GozNym, altri sofisticati software russi ed esperti in crittografia tra Moldova e Kazakistan, è riuscita a rubare oltre 100 milioni di dollari ad oltre 40mila utenti, tra cui imprese ed istituzioni finanziarie in Europa e negli Stati Uniti dove dieci dei componenti della banda sono stati incriminati e finiranno sotto processo.
Scott W. Brady, procuratore degli Stati Uniti per il distretto occidentale della Pennsylvania “Abbiamo identificato oltre 41.000 vittime, ignari cittadini di paesi europei e nordamericani che pensavano di fare clic su una semplice fattura o una notifica come parte della loro attività, e invece stavano dando agli hacker l’accesso alle loro informazioni più personali e sensibili. Tra queste vittime ci sono diverse imprese, tra cui studi legali, società internazionali e anche organizzazioni no-profit che lavoravano con bambini disabili”.
Scott W. Brady, procuratore degli Stati Uniti per il distretto occidentale della Pennsylvania “Come sappiamo troppo bene, il crimine informatico è un problema internazionale che richiede una soluzione internazionale in quanto è veramente un qualcosa che non ha frontiere con hacker in tutto il mondo che, con un semplice clic, possono rubare milioni di dollari sia a semplici cittadini che a grandi aziende. Questi server e le loro basi operative sappiamo che possono essere letteralmente ovunque nel mondo e quindi il crimine informatico rappresenta un’attività di enormi dimensioni non paragonabili ad altre attività criminali”.
I membri della banda devono rispondere di una serie di reati, tra cui il furto di denaro e riciclaggio attraverso conti bancari statunitensi e stranieri. Cinque cittadini russi sono ancora ricercati. Fra loro anche la mente che ha creato GozNym e ne ha supervisionato lo sviluppo e la gestione.