L’incubo di Ivan Golunov è finito. Questo martedì il giornalista investigativo russo sarà rilasciato. Ad annunciarlo è stato il ministro dell’interno russo Vladimir Kolokoltsev. Golunov era stato fermato dalla polizia giovedì scorso con l’accusa di tentato traffico di stupefacenti e da sabato si trovava agli arresti domiciliari.
“Tutte le accuse sono state ritirate. A seguito di test biologici, forensi, genetici e di impronte digitali, è stata presa la decisione di chiudere il procedimento penale”, ha detto il ministro alla stampa locale.
La notizia del controverso arresto aveva scatenato le proteste degli attivisti russi e di numerose organizzazioni internazionali al di fuori del paese. Ieri i tre pincipali quotidiani liberali del paese – Vedomosti, Kommersant ed Rbk – sono usciti con una prima pagina identica per sostenere il giornalista con il titolo “Noi siamo Ivan Golunov”.
Navalny: “Notizia meravigliosa”
L’attivista, politico e blogger russo Alexei Navalny è stato tra i primi a commentare la notizia del rilascio. “È una notizia meravigliosa – ha scritto su Twitter – si tratta di un esempio stimolante e motivante di ciò che si può ottenere con la semplice solidarietà alle persone perseguitate”.
Reporter senza frontiere saluta “la storica mobilitazione” della società civile russa che ha spinto le autorità a far cadere le controverse accuse contro il giornalista investigativo Ivan Golunov. “Restiamo mobilitati per gli altri giornalisti detenuti in Russia”, si legge sull’account Twitter di Rsf.