A Madrid il caldo torrido non ha fermato il corteo per protestare contro la decisione del neo eletto sindaco, José Luis Martínez-Almeida, di eliminare il divieto di circolazione delle auto per ridurre le emissioni di gas, noto con il nome di Madrid Central.
Il divieto, che riguardava un’area di 5 kmq, era stato introdotto lo novembre scorso dalla precedente Amministrazione con multe, per i trasgressori, che arrivavano fino a 90 euro.
“Con questo progetto non abbiamo ridotto l’inquinamento – dice – abbiamo creato un ghetto per le piccole imprese, se non lo cancellano non sappiamo per quanto ancora dureremo nel mondo degli affari”.
“Ciò che chiediamo in questo nuovo panorama politico – afferma il membro di un comitato cittadino – è quello di rimodulare l’intero progetto, cercando nuove soluzioni, prendendo nuove decisioni che possano renderme più tollerabile l’implementazione”.
Se una parte dei commercianti critica la nuova area a traffico limitato, altri ritengono che la limitazione al traffico porti benefici al commercio, ma no solo: secondo i gruppi ambientalisti, il piano ha dimezzato le emissioni di ossido di azoto nel cuore della città.
“C’è stata una massiccia riduzione delle emissioni – dice l’ecologista Paco Segura – ecco perché non ha senso, nessuna delle zone a bassa emissione è stata sospesa in Europa, quella che funziona meglio nei suoi primi sei mesi verrà eliminata, è un’assurdità“.
Ad ogni modo, per le strade di Madrid le reazioni sono contrastanti: per ora, tutte le auto potranno guidare attraverso il centro di Madrid senza il rischio di essere multate, tuttavia il piano potrebbe non essere così facile da invertire.