Nessuna imposizione da parte di Podemos. Il Premier ad interim spagnolo, il socialista Pedro Sanchez, apre uno spiraglio per la formazione di un governo con il movimento populista, ma senza il fondatore Pablo Iglesias.
Il leader degli ex indignados si vede rifiutata anche la richiesta di scegliere i ministri.
Il Psoe fa presente che sarà Sanchez a “decidere la squadra” di governo, il Premier ha aperto a profili tecnici, ma non a membri della direzione politica.
In tutti i casi, con o senza Podemos, il voto di investitura del 23 luglio è destinato al fallimento, visto che Sanchez non dispone della maggioranza assoluta di 176 voti alla Camera. Un secondo voto si terrà 48 ore più tardi e a quel punto a Sanchez basta ottenere la maggioranza semplice.