È entrata in vigore in Russia la controversa legge su “internet sovrano”, che stando a quanto precisato dal Cremlino, permette la realizzazione di un web autonomo russo, in grado di funzionare anche se tagliato fuori dalla rete mondiale per una cyber guerra.
Mosca ha presentato il provvedimento come una misura necessaria per la cyber-sicurezza, ma molti osservatori temono che si tratti di un modo per aumentare il controllo e la censura sulla rete da parte dello Stato.
l provvedimento era stato annunciato alla Duma lo scorso aprile.
Il governo può censurare direttamente i contenuti o persino trasformare il web russo in un sistema chiuso senza spiegare al pubblico cosa stia facendo e perché, secondo Human rights watch.
Sarkis Darbinyan, Roskomsvoboda partner: “La legge è in linea con la tendenza che abbiamo osservato negli ultimi sette anni. Che si dirige verso una rigida regolamentazione dello spazio Internet, perché le autorità sono spaventate”.
Il pacchetto di leggi che consentirà al servizio federale per la supervisione dei mass media, il Roskomnazdor, di gestire in modo più efficace il traffico su Internet e il controllo della sezione russa di Internet ma la legge è stata adottata con la scusa di difendere il paese dalle minacce informatiche.
La legge obbliga i provider a installare apparecchi capaci di tracciare, filtrare e reindirizzare il traffico internet, in altre parole consente alle autorità russe di bloccare con maggiore facilità l’accesso a siti e contenuti.