USA-Nord Corea, trattativa in stallo. Kim chiede un “rafforzamento militare”

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Il tempo sta per finire e Kim Jong-un sembra non voler concedere proproghe. È prevista per la fine dell’anno la scadenza dettata dal leader nordocreano a Donald Trump, per la presentazione di nuove proposte e per fissare dei colloqui per la denuclearizzazione del Paese asiatico. Nel frattempo Kim, durante una riunione con gli alti ufficiali dell’esercito, ha proposto un rafforzamento delle capacità militari del regime. Durante il meeting, secondo quanto afferma l’agenzia ufficiale nordcoreana KCNA, si è discusso di “questioni importanti per un miglioramento decisivo della difesa nazionale nel suo complesso e di questioni sostanziali riguardanti lo sviluppo sostenuto e accelerato delle capacità militari di autodifesa”.

Tensioni tutt’altro che sedate

Sabato scorso la Corea del Nord aveva “minacciato” gli Stati Uniti: “pagheranno a caro prezzo”, per le critiche del Dipartimento di Stato americano sui diritti umani. Un portavoce del ministero degli Esteri nordcoreano aveva sottolineato come queste critiche non fanno altro che aggiungere “carburante al fuoco” in un momento in cui le tensioni nella penisola sono tutt’altro che sedate. Nelle ultime settimane, la Corea del Nord aveva effettuato nuovi test nucleari, nella sua base di lancio di razzi a lungo raggio di Sohae, nel nord-ovest del Paese.

Dopo un primo timido riavvicinamento tra Pyogyang e Washington nel 2018, i negoziati sui programmi nucleari nordcoreani si sono arenati, in seguito al fallito vertice di Hanoi di febbraio. Torneranno i due leader a stringersi nuovamente la mano?

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