La famiglia Malacalza chiede 486 milioni di danni a Carige, Fondo Interbancario (e Schema volontario) e Cassa Centrale Banca contestando come non valida l’assemblea degli azionisti che lo scorso 20 settembre ha deliberato a larghissima maggioranza e partecipazione l’aumento di capitale da 700 milioni, pilastro dell’operazione di salvataggio messa in campo dai commissari Pietro Modiano, Fabio Innocenzi e Raffaele Lener.
L’azione civile è stata depositata da Malacalza Investimenti, l’ex azionista di maggioranza sceso dal 27,6% al 2% nel capitale della banca, presso il Tribunale di Genova. Lo studio legale che assiste la holding di famiglia in questa mossa è quello di Giorgio De Nova di Milano, che è anche il legale dei commissari di Ilva in amministrazione straordinaria.