Fermo immediato dell’acciaieria 1 per almeno due mesi, fino al prossimo 31 marzo. E dunque 250 lavoratori collocati in cassa integrazione. Lo ha fatto sapere oggi ai sindacati ArcelorMittal, il colosso che ha rilevato l’Ilva di Taranto. Per quel settore, dunque, il personale si riduce da 477 a 227 unità.
I sindacati spiegano che i nuovi assetti produttivi sono dovuti, secondo l’azienda, a “uno scarso approvvigionamento di materie prime e all’attuale capacità produttiva legata alle commesse”. Per la crisi di mercato, ArcelorMittal lo scorso anno ha prodotto circa 4,5 milioni di tonnellate di acciaio e non i 6 milioni per cui ha l’autorizzazione a produrre.
Questi ulteriori 250 operai in cassa integrazione si aggiungono ai 1200 (su un totale di 8200) che lo sono già da luglio e per i quali gli ammortizzatori sociali sono stati rinnovati a dicembre per ulteriori 13 settimane.