L’incontro è durato circa un’ora e Pence ha iniziato il colloquio portando i saluti di Donald Trump riferendo che il Presidente è rimasto molto contento della visita fatta in Vaticano nel 2017. Al momento dello scambio dei doni il Papa ha presentato in particolare il suo Messaggio per la Pace, oltre agli altri volumi del pontificato. Congedandosi dal pontefice, Pence – secondo quanto riferiscono presenti all’incontro – ha ringraziato Papa Francesco dicendogli di averlo reso “un eroe”, un modo per sottolineare la contentezza, lui che proviene da una famiglia molto cattolica, di un tale incontro. Il vice presidente ha donato al pontefice un’opera realizzata con il legno di un albero del giardino della sua stessa residenza.
Nel pomeriggio è stato ricevuto da Sergio Mattarella, presente all’incontro il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio.
“Grazie per la sua forte leadership”, ha detto Pence al presidente della Repubblica. Il tema del breve scambio tra i due, alla presenza dei cronisti, la lotta all’antisemitismo e la presenza di Mattarella ieri in Israele: “Grazie per esserci stato”, ha detto Pence, che poi ha ricordato i “milioni di italiani” che gli Stati Uniti hanno accolto e che anche suo suocero ha origini italiane.
“La Libia per l’Italia è una questione di primaria importanza perchè lo stato di guerra nel Paese è motivo di estrema preoccupazione ed è quindi decisivo che gli Stati Uniti spendano il loro peso politico per rendere permanente il “cessate il fuoco” e passi avanti della Conferenza di Berlino”, ha detto Mattarella. Pence ha sottolineato come Washington guardi con particolare attenzione ad una maggiore stabilità della Libia. Pence ha esordito, si è appreso da fonti del Quirinale, chiedendo al presidente italiano in quale modo gli Stati Uniti potessero rendersi utili. Da qui il successivo appello di Mattarella a spendere il peso politico degli Stati Uniti per consolidare il cessate il fuoco. Il vicepresidente ha assicurato che riferirà al presidente Donald Trump.
“Grazie presidente Mattarella per la calorosa ospitalità – ha detto Mike Pence -. Mi faccia anche dire che è stato un privilegio trovarmi con lei ieri” al Forum internazionale sull’antisemitismo a Gerusalemme, “grazie per la sua forte leadership e per esserci stato”. Il vicepresidente Usa ha quindi ricordato “l’immenso contributo” degli italoamericani al suo Paese rimarcando l’accoglienza di milioni di italiani negli Usa all’inizio del Ventesimo secolo.
Mattarella ha chiesto di evitare il “rischio” di un indebolimento dell’Alleanza per questioni commerciali. Da parte sua il vicepresidente Usa, che nel colloquio di oggi non ha posto richieste americane in ambito Nato, ha confermato il valore dell’Alleanza transatlantica enunciando la contemporanea politica americana di accordi di libero scambio confermando il concetto che la Nato anche per gli Usa è anche una “comunità di valori”.
Subito dopo incontro a Palazzo Chigi con il premier Giuseppe Conte. Nel cortile della presidenza del Consiglio è stato accolto dal picchetto d’onore.