Brexit day, quali saranno le conseguenze per i cittadini?

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Il giorno tanto atteso e temuto è arrivato. Oggi il Regno Unito esce ufficialmente dall’Unione Europea, ma cosa significa esattamente e quali saranno i cambiamenti nella vita dei cittadini?

Il nostro corrispondente Jack Parrock ci racconta le differenze e cosa bisogna tenere a mente.”Cominciamo con i passaporti – afferma – io sono cittadino britannico e il mio è ancora rosso porpora come tutti quelli europei, chi però ne richiederà uno britannico d’ora in poi avrà un passaporto blu”.

Durante il periodo transitorio, i britannici potranno usare la solita fila molto più rapida, ma solo fino al 31 dicembre, dopo non è ancora chiaro cosa accadrà.

I pensionati britannici che vivono in Spagna godranno ancora del sistema sanitario pubblico?

“I pensionati che hanno lavorato e pagato i contributi nel Regno Unito – spiega Laura Shields di Red Thread EU – potranno godere della pensione e del servizio sanitario pubblico anche una volta lasciato il loro paese. Questi diritti dovrebbero essere garantiti a vita se si tratta di persone già registrate che hanno espresso la volontà di rimanere in Spagna e vale anche per le persone con disabilità.

Per quanto riguarda i cittadini britannici in vacanza, con la tessera sanitaria europea potranno avere cure gratuite durante la loro permanenza, principio che vale anche per i cittadini europei nel Regno Unito.

Gli studenti de’Unione Europea e del Regno Unito iscritti ai corsi universitari che partiranno a settembre pagheranno le rette ordinarie, ma a partire dal 2021 per gli europei Oltremanica le tasse annuali potrebbero arrivare fino a 30.000 euro, poichè verranno considerati come degli studenti internazionali.

Cosa succederà alle tariffe telefoniche, verrà reinserito il roaming?

Per il 2020 no, ma partire da gennaio 2021 potrebbe tornare il roaming sulle chimate tra Regno Unito e Europa e viceversa.

Il Regno Unito può già negoziare autonomamente accordi commerciali con Stati Uniti che però potranno entrare in vigore solo dopo il 2021.

“Per quest’anno il Regno Unito avrà uno status simile a quello della Norvegia – afferma Pieter Cleppe di Open Europe – il che significa che può solo fare pressioni, chiedendo ad esempio che l’Unione modifichi o ritiri alcuni regolamenti. Ma non avrà nessun diritto di dettare l’ultima parola”.

Quest’anno l’Unione europea farà di tutto per mantenere i diritti di pesca nelle acque del Regno Unito dopo il 2021, ma la battaglia si preannuncia campale.

Il Regno Unito sta quindi uscendo dall’Unione europea – conclude il corrispondente da Bruxelles Jack Parrock -ma molte questioni devono essere ancora vagliate, negoziate e discusse prima del 31 dicembre.

Nel frattempo le relazioni rimarranno sostanzialmente invariate.

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