Serie A, l’Atalanta si impone sulla Roma: Palomino e Pasalic decisivi

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Terza sconfitta consecutiva per la Roma, e probabilmente niente Champions anche nella prossima stagione. E’ questo il verdetto del match di Bergamo contro l’Atalanta, che il ds dei giallorossi Petrachi aveva definito “una finale” proprio per l’importanza in chiave europea. Ma questa volta la Dea, reduce da alcune non convincenti prove casalinghe, sfrutta il fattore campo e batte i rivali che ora sono quinti a-6 dai rivali, anzi -7 se si considera l’esito dei confronti diretti.

E per l’Atalanta l’avventura continua, visto che c’è anche la Champions di questa stagione e l’andata del confonto degli ottavi contro il, Valencia. A Bergamo Dzeko batte il colpo della grande illusione, sfruttando un errore di Palomino e segnando lo 0-1, ma proprio il suo ‘benefattore’ (palla persa sul vantaggio) e Pasalic con due rintocchi solidificano in rimonta il quarto posto dell’Atalanta sulla concorrente diretta. Per la Roma è anche il sesto Ko su otto match di un inizio di 2020 per lei terribile, e oggi paga anche un secondo tempo pessimo.

Così la squadra di Gasperini si avvicina nel migliore dei modi alla sfida di mercoledì prossimo con il Valencia, la Roma decisamente nel peggiore ai sedicesimi di Europa League di giovedì contro il Gent. Partita piuttosto bloccata in avvio, con l’unico break di Pellegrini, mezzala destra nel 4-1-4-1 che ha in Mancini (ex di turno con Spinazzola e Toloi) la diga davanti alla difesa: al 4′ il corridoio per il taglio di Kluivert c’è, Djimsiti lo chiude all’ala olandese. Ecco poi la chance sprecata da Gomez, lanciato da metà campo dall’intuizione di Ilicic con Pau Lopez a metterci la pezza allungandosi in tuffo sul tentativo dell’indisturbato capitano di casa, scattato da sinistra.

I nerazzurri, che trovano pochi varchi, ci provano da palla inattiva, al 16′, quando però il terzo tempo di Djimsiti sul tiro dalla bandierina destra del numero 10 argentino è imperfetto. I giallorossi, invece, puntano sulla rapidità delle estreme e al 20′ vanno vicini al bersaglio grosso: Kluivert supera Djimsiti, Gosens lo anticipa come può e l’albanese si prende sulle parti basse la staffilata da fuori di Mkhitaryan, Perotti converge dal lato opposto ma calcia a lato. La squadra di Gasperini conquista il secondo corner e sulla respinta De Roon rimette per Hateboer davanti all’area piccola: scivolata con poco tempismo e ancor meno potenza, Lopez si salva. Alla mezzora è il turno del botta e risposta, ma i locali sono più pericolosi, perché se la seconda palla viene spedita in curva da Pellegrini è Ilicic a mangiarsi il possibile vantaggio dall’area.

Al 37′ tocca a Toloi, in rovesciata, su assist di Ilicic: la palla rimbalza davanti al palo del portiere romanista spegnendosi di poco sul fondo. Nel finale di primo tempo, comunque, per la Roma le prove generali di vantaggio durano un attimo: al 43′ Palomino ribatte sulla riga di porta la volée mancina di Pellegrini, liberato da Perotti dopo il tunnel a Toloi; nemmeno cento secondi e il precedente salvatore della patria atalantina s’imbambola sul retropassaggio di Hateboer regalando palla a Dzeko, che dalla lunetta la tiene bassa scagliandola a giro nell’angolino. Ed è proprio Palomino a rimediare, al 5′ della ripresa, pareggiando in spaccata sul primo angolo a favore: Gomez batte, Djimsiti prolunga di fronte e il ‘tucumano’ devia sottomisura. I bergamaschi premono e al 9′ confezionano tre palle gol: da 25 metri conclusione centrale di Toloi in combutta con lo sloveno, poi Fazio salva su Hateboer, servito da sinistra da Gosens, e De Roon si vede deviare in corner la botta dalla distanza.

Entra Pasalic per Zapata (14′) e subito mette la freccia, azzeccando il destro alto e a giro su assist di Gosens dopo la percussione a due Gomez-Freuler rintuzzata in qualche modo dalla difesa: tutto nato da un controllo sbagliato di Pellegrini su rimessa di Bruno Peres. Fonseca mette Carles Perez per Kluivert (17′) e Pellegrini scaglia una punizione centrale addosso alla barriera, quindi Veretout per Mancini (23′) per incrementare la costruzione del gioco di una sfida sfuggita di mano. Pasalic colpisce debolmente di testa (28′) su angolo del Papu, Dzeko (30′) che manda fuori sempre in gioco aereo il traversone di Perotti (sostituito al 33′ da Villar). Gasperini inserisce Malinovskyi e Muriel per la standing ovation allo sloveno e al capitano, Dzeko riceve il tracciante di Peres ed è stoppato da Gollini, ma c’è Pellegrini in offside. L’ultimo piazzato di Muriel finisce sui guantoni di Lopes.

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