La decisione sarebbe stata presa dalla direttrice dei Musei Vaticani Barbara Jatta come riportato dal quotidiano Il Messaggero, senza che sia stato consultato Papa Francesco. Ma non è tanto il trasloco in sé ad aver fatto notizia, quanto invece i rischi di danneggiare queste opere in tutte le fasi di spostamento, compresa quella delicata del distacco.
Gli arazzi di Raffaello sono tele molto pregiate che finora si trovavano nella sala della Pinacoteca. Possono essere ammirate dal grande pubblico dal 1986 e sono custodite dagli anni Trenta dietro grandi pannelli di plexiglass. Si trovano in una stanza a luci soffuse per non rovinare la fragile trama composta da microscopici fili d’oro e di seta. Si tratta di opere che risalgono a un periodo tra il 1515 e il 1519 e sono state elaborate a Bruxelles. Quindi in caso di spostamento i pericoli sono dietro l’angolo. Nonostante questo, la direttrice dei Musei Vaticani ha deciso di trasportarle dalla sala della Pinacoteca alla Cappella Sistina e sembra che saranno esposte al pubblico per sette giorni. Non è solo una questione di danneggiare gli arazzi ma si rischia anche di intasare la sala di uno dei più famosi tesori artistici della Città del Vaticano, che accoglie molte migliaia di turisti ogni giorno.
Jatta è alla guida dei Musei Vaticani dal primo gennaio 2017 ed è la prima volta che questo incarico viene affidato a una donna. Lavora da vent’anni nelle istituzioni culturali dello Stato pontificio. Prima alla Biblioteca Apostolica Vaticana dove è stata responsabile del gabinetto delle stampe e curatrice della grafica del dipartimento degli stampati. Poi a giugno del 2016 ha assunto il ruolo di vicedirettrice dei Musei.