Coronavirus, opposizioni: “Chiudere di più e sospendere scadenze fiscali”

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Opposizioni all’attacco dopo il dpcm che impone una ulteriore stretta nelle città per contrastare l’emergenza coronavirus. “I medici – dice Matteo Salvini a Radio 24 – chiedono di chiudere tutto ciò che non è strategico. Il decreto non è completo. Gli operai sono in rivolta, si chiedono: ‘Ma noi siamo cittadini di serie B?'”. E poi, su Facebook, rincara la dose: “Non voglio essere un uccello del malaugurio – attacca – ma segnatevelo: entro la fine di questa settimana sarà superata in Italia quota 1000 morti. Stiamo parlando di una tragedia”.

“Da dieci giorni – ha detto Salvini in mattinata – non stiamo facendo l’opposizione, stiamo facendo proposte. Vuol dire che anche in termini economici vogliamo leggere cosa ci sarà scritto”. E’ la richiesta del leader della Lega Matteo Salvini al Governo sugli interventi per l’emergenza coronavirus. “Se c’è la chiusura, come fai poi a far pagare le tasse? E’ chiaro che anche economicamente tu devi garantire tutti”.

“Il premier Conte è comparso in TV ad annunciare un provvedimento sensazionale – attacca anche la leader di FdI Giorgia Meloni – con la “chiusura di tutte le attività” tranne quelle essenziali e di produzione industriale: per questo ho fatto i complimenti al Governo. Peccato che leggendo il decreto la verità è molto diversa: resta (quasi) tutto aperto. La parlamentare si associa alla propota di Salvini e chiede di sospendere le scadenze fiscali (fino al 16 marzo).

La nuova stretta sulle misure precauzionali è la linea che Forza Italia e il centrodestra chiedevano da tempo. Rivendica invece in un’intervista a Il Messaggero, Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia e del Partito Popolare Europeo.

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