Il ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, sta seguendo con la “massima attenzione” la vicenda dei blocchi del trasporto merci al Brennero da parte dell’Austria. Attraverso l’ambasciatore italiano a Vienna, sin da ieri sera si è intervenuti sul Governo austriaco per affrontare la crisi che si è determinata. Lo sottolinea il ministero, aggiungendo che De Micheli ha chiamato il suo omologo austriaco chiedendo di “ripristinare la normalità dei transiti sia ferroviari che su gomma, tenuto anche conto del fatto che la maggior parte dei carichi sono solo in transito in Austria, diretti in Germania e nei Paesi del Nord Europa”. De Micheli ha scritto inoltre al commissaria Ue dei Trasporti, Valean, chiedendo l’intervento di Bruxelles. Il ministro e il Governo hanno confermato “con forza e sostenuti dai fatti che non ci sono esigenze di natura sanitaria per rallentare l’incedere delle merci. Le drastiche misure per il contenimento del virus da parte dell’Italia garantiscono la sicurezza del trasporto merci. Ci aspettiamo entro questa sera il ripristino della normalità da parte dell’Austria, essendo totalmente ingiustificate le misure adottate”. De Micheli, si legge nella nota, sta seguendo con la massima attenzione la vicenda dei blocchi del trasporto merci al Brennero da parte dell’Austria. Attraverso l’ambasciatore italiano a Vienna, sin da ieri sera si è intervenuti sul governo austriaco per affrontare la crisi che si è determinata. Il ministro e il governo hanno confermato con forza e sostenuti dai fatti che non ci sono esigenze di natura sanitaria per rallentare l’incedere delle merci, prosegue la nota del ministero, in cui si precisa che le drastiche misure per il contenimento del virus da parte dell’Italia garantiscono la sicurezza del trasporto merci. “Ci aspettiamo entro questa sera il ripristino della normalità da parte dell’Austria, essendo totalmente ingiustificate le misure adottate”, conclude la ministra. Di Maio: Controlli al Brennero, ora code più veloci Di Maio da ieri è al lavoro sulle lunghe code dei tir verso il Brennero e stamattina, secondo quanto si apprende, ha dato disposizioni di comunicare agli austriaci che Roma avrebbe applicato le stesse regole nei confronti dei loro cittadini. Da stamani sono quindi in corso controlli della polizia verso gli austriaci che entrano in Italia. Subito dopo l’entrata in vigore del dispositivo, preso in coordinamento con Lamorgese, c’è stata un’inversione del trend: l’Austria ha infatti velocizzato i controlli sui tir italiani su tre corsie e le ultime stime parlano di 400 transiti ogni ora. Bellanova: “Attivata rete diplomatica” “Sui nostri prodotti alimentari bloccati nella notte ai confini con la Croazia, dopo aver sventato in parte il rischio del blocco per quelli alla frontiera del Brennero, abbiamo già attivato la nostra rete diplomatica”. A dirlo questa mattina la ministra per le Politiche agricole, Teresa Bellanova. “Le ulteriori segnalazioni giunte in queste ore dalle associaizoni di categoria – ha aggiunto la ministra – dal Gruppo Veronesi e altri importanti player sono, oltre che evidentemente allarmate, fin troppo eloquenti. Siamo al lavoro insieme a ministero della Salute e ministero dei Trasporti perche’ le nostre merci e i nostri prodotti alimentari non siano penalizzati da richieste e comportamenti irricevibili. Sulla questione stiamo sensibilizzando le nostre Ambasciate, in accordo con la Farnesina oltre che come ovvio il Presidente del Consiglio, le autorità degli altri Paesi di quanto sta accadendo alle frontiere e anche della minaccia che la grande distribuzione tedesca possa non accettare le merci se gravate da ritardi”. Conftrasporto: “Rischio tensioni, governo intervenga” Con i controlli dell’Austria – con il fermo dei mezzi lungo i confini italiani e tedeschi (analogo provvedimento è stato preso anche sul confine nord austriaco) – si rischia un aumento vertiginoso della tensione tra gli autotrasportatori. A dirlo è Conftrasporto-Confcommercio, che sottolinea anche un aumento dell’inquinamento atmosferico nei paesi a ridosso del valico, che contraddice gli obiettivi di salvaguardia ambientale tanto cari all’Austria stessa, alla base delle già forti limitazioni al transito dei Tir imposte da Vienna negli ultimi anni. La Confederazione delle imprese del trasporto e della logistica che fa capo a Confcommercio oggi ha inviato una lettera al Governo chiedendo di intervenire con forza. ‘Il rischio concreto, abbiamo il dovere di evidenziarlo a maggior ragione in un momento così complicato, è di avere manifestazioni spontanee incontrollabili di protesta degli autotrasportatori, cosa che in questo momento sarebbe insostenibile per tutti noi compresi’, avverte il vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto Paolo Uggè, che è anche alla guida della Federazione degli Autotrasportatori Italiani (Fai). ‘Pertanto – riporta la lettera di Conftrasporto al Governo – Vi preghiamo di intervenire con forza nei confronti del Governo austriaco per tutelare gli interessi dell’Italia e soprattutto per cercare di rasserenare il clima già estremamente teso, individuando procedure più di controllo più snelle e potenziando i meccanismi attuali di controllo anche attraverso il coinvolgimento diretto del personale italiano.