Allarme ‘binge-gaming’ tra i giovani, giocano oltre sei ore

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I videogiocatori mondiali fanno sempre più ‘binge-gaming’, cioè giocano in maniera prolungata, con un allarme per i giovani tra i 18 e i 25 anni che fanno sessioni di gioco in media di sei ore e 34 minuti, l’11% in più rispetto a un anno fa. E punte di 15 ore consecutive in Giappone. Lo dice il rapporto “State of Online Gaming” di Limelight Networks condotto su 4.500 consumatori in Italia, Francia, Germania, India, Giappone, Singapore, Corea del Sud, Regno Unito e Stati Uniti, dai 18 anni in su. Più in generale, la media delle sessioni di gioco è di 4 ore e 36 minuti consecutivi con un aumento del 7% rispetto al 2019.

Il Giappone ha il più lungo tempo medio di binge-gaming, con oltre cinque ore e mezza, e quasi un giocatore su dieci (9%) dice di aver giocato per più di 15 ore di fila. In Italia il 6% dei gamer gioca più di 20 ore a settimana. Riguardo i giocatori totali del nostro paese, il 45,8% non ha dormito per continuare a giocare, il 6,6% ha saltato il lavoro e i pasti, il 19,8% la doccia.

A livello globale, lo smartphone è il principale dispositivo di gioco per i gamer di tutto il mondo e la preferenza per i giochi su questo dispositivo è aumentata del 13% rispetto al 2019. E cresce anche l’interesse per i servizi di giochi in streaming, come Google Stadia (44% degli intervistati). Infine, a livello globale, la stragrande maggioranza dei gamer (87%) trova frustrante la velocità di download lenta.

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