Lasciando una zona problematica e causando nuovi disagi ai cittadini, chiude il posto di Polizia Centocelle. La chiusura, prevista per questa mattina, era già stata criticata nei mesi precedenti dai cittadini che temono per un abbassamento del livello di sicurezza nel quartiere.
Il questore di Roma Giuseppe Caruso, per placare le polemiche, annuncia a breve la presenza di due ulteriori pattuglie che potenzieranno i sistemi di controllo della zona.
Alessandro Calgani, responsabile romano dell’Italia dei Diritti, ha commentato: “Si tratta dell’ennesima risposta politica che viene a mancare da parte dell’amministrazione. Nei giorni precedenti era stata approvata una mozione del Municipio al fine di non costringere i cittadini a raggiungere Tor Tre Teste, dove è situato il posto di polizia più vicino, obbligandoli quindi ad attese interminabili per l’unico mezzo di trasporto che collega Centocelle alla zona; tuttavia la mozione non è bastata per bloccare questa decisione insensata. Come Italia dei Diritti continueremo a sostenere l’esigenza di tenere conto delle centinaia di firme raccolte all’atto della decisione mesi orsono”.
Sulla vicenda è intervenuta anche il sindacato Consap.
“La chiusura del Commissariato Centocelle , riporta in primo piano la Sicurezza sul territorio di Roma , il Commissariato Centocelle definito – dice il Consap di Roma – nella tappa del Reportage Sicurezza della Consap – guidata dai Segretari Provinciali Incoronato Giulio e Francesco Paolo Russo – Commissariato fantasma nel quartiere Centocelle – Via dei Gelsi – vi e’ lo stabile che fino a qualche anno fa ospitava il Commissariato di zona, sino ad oggi a tenerlo «in vita» ci pensano quattro agenti, suddivisi in due turni.
Ricevono il pubblico e raccolgono denunce.
Il Commissariato è composto da cinque piani e l’Amministrazione paga comunque l’affitto mensile, la corrente il riscaldamento e persino le pulizie giornaliere dell’intera struttura.
Qualche anno fa, il personale del comm.to di PS fu trasferito nel commissariato denominato Polo al Prenestino , l’amministrazione lo tenne in vita come ricezione denuncie , ora a distanti di molti anni e con un notevole sperpero di danaro lo chiude , recuperando 4 operatori di Polizia da immettere sul territorio”.
“La Consap Romana non intende entrare nella polemica strumentale politica, ma – conclude Incoronato – la panacea del controllo del territorio non è quella di togliere o ridistribuire personale – già di per se scarso – dagli altri commissariati capitolini ma investire nella Sicurezza , attraverso assunzioni indispensabili per il Territorio .
In ultima analisi – dichiarano i responsabili Provinciali Incoronato e Russo – la Sicurezza del territorio si deve affrontare innanzitutto con la prevenzione attraverso il poliziotto di quartiere – che a Roma e’ una chimera – e non ricorrere a misure tampone -come l’uso dei militari per alcuni mesi”.