La Sardegna in fiamme, la Sicilia brucia, ora anche la Calabria…

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Non sono mancati, in questa settimana, i motivi di apprensione che hanno fatto stare i telespettatori incollati davanti alle tv o con le orecchie tese a sentire gli ultimi aggiornamenti dei radio giornali. Tutto questo in un periodo dell’anno in cui, per tradizione, la stragrande maggioranza degli Italiani è in vacanza.

Gli incendi (oggi hanno pure una firma, scongiurando la causalità e invece rafforzando la tesi dell’esistenze di piromani) in Sardegna con morti, devastazioni del territorio e degrado; poi l’incidente capitato al pilota della Ferrari in Formula 1, Felipe Massa, gli ultimi aggiornamenti dell’influenza suina (che di suina ogni giorno che passa ha veramente poco); il tutto condito in un clima in cui ci si aspettava qualche ennesimo risvolto nel fumettone relativo alle modelle di Bari dove il premier è il protagonista. Notizie rosa e piccanti hanno lasciato il campo, invece, alla cronaca pura e spicciola.

Veniamo agli incendi in Sardegna. Il caldo africano di questi giorni probabilmente ha influito nel propagarsi e nel diffondersi della fiamme; la Sardegna brucia; ora sembra che anche la Sicilia abbia il suo daffare; la Calabria rientra da oggi nella fascia della zona a rischio. Ma i bollettini di guerra che abbiamo sentito provengono dalla Sardegna. E insieme a questi il dato che libera il campo alle supposizioni per affidarlo alle certezze che vede uno degli incendi più devastanti di giovedì scorso, quello di Berchideddu, in Gallura, è stato appiccato con un innesco diretto sulla stradina di ingresso ad un agriturismo. Lo si apprende da fonti investigative del Corpo forestale regionale. La mano dei piromani è fuori dubbio. matrice dolosa. Capire perché avvengono simili episodi e da quale molla sono indotti. Che tutto si debba riferire all’incidente che ha visto i militari impegnati in un’esercitazione la miccia che ha fatto deflagrare la situazione in Sardegna? Credo poco a questa tesi, ma sta di fatto che qualcosa ha generato; qualcosa si è scatenato in Sardegna, dopo l’episodio dei militari.

L’incidente occorso a Massa nel Gran Premio di Budapest. La Tac a cui è stato sottoposto in mattinata in ospedale a Budapest Felipe Massa ha dato esito positivo. Le condizioni sono soddisfacenti. A confermarlo è la Ferrari. L’esame clinico, in attesa di un bollettino medico ufficiale, non avrebbe rilevato lesioni cerebrali. Assicurati delle condizioni del pilota posso avanzare delle critiche a Mosley che voleva una Formula 1 meno onerosa; ma non possiamo fare sconti in fatto di sicurezza di piloti. Un banale incidente alla macchina di Barrichello. Sì, è stato un caso, ma perché si è rotto l’ingranaggio e ha liberato questa micidiale molla che a fortissima velocità è andata a sfracellarsi sul casco di Massa? Un incidente simile è avvenuto in formula 2, ma questa volta, in Germania il pilota ci ha lasciato le penne colpito da una gomma uscita dagli agganci dopo l’incidente contro l’albero. no, in questo caso non me la sento di essere d’accordo con il patron della Fia che vuole budget sempre più bassi, non intervenendo sulla velocità delle macchine. Questa volta, ha fatto bene il Consiglio a mettere in minoranza il presidente e a invitarlo alle dimissioni. Poteva essere un dramma il Gp di Budapest.

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