E’ iniziato il periodo delle “grandi ferie”

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ombrelloneL’Italia entra ufficialmente in vacanza: sono iniziate le “grandi ferie” per la maggioranza degli Italiani, in coincidenza con la chiusura delle principali industrie del Nord.
Lo dicono  i dati trasmessi dalle grandi compagnie che gestiscono la rete delle autostrade italiane;  lo dicono le stazioni della Polstrada; lo trasmette la Rai facendoci vedere le file che si sono formate ai caselli in uscita dalle grandi città del Nord in direzione del sud della Penisola, verso i luoghi più disparati di villeggiatura. 
Insomma, gli Italiani, nonostante la crisi, nonostante la congiuntura economica non rinuncia alla vacanza anche se contenuta, zippata in tre giorni contro la settimana; ma soprattutto preferendo località italiane e rinunciando all’estero.
Può essere questo un dato che ritorna favorevolmente per la nostra economia nazionale.

Ma attenzione ancora una volta all’informazione.  Un radio-giornale Rai ha dato la notizia che un gruppo di ragazzi,  “per ingannare l’attesa” non hanno trovato di meglio che scendere dalle auto e mettersi a giocare una partitella a pallone sull’asfalto rovente. Tutto questo avveniva in un accordo anulare dell’autostrada. Ma allora, dove sono finite le code delle macchine in uscita dalle città del nord? Quindi, ci troviamo ancora una volta davanti a una smentita delle aspettative, delle proiezioni che avevano invece pronosticato grandi file.

Sul banco degli imputati l’informazione? La questione non sta proprio in questi termini. L’informazione di sicuro molto volte utilissima, ma altre invece da verificare. Sono certo che per il fatto dei ragazzi sull’accordo anulare sia stata la classica mosca bianca, ma non si può non neppure generalizzare.
Poi ecco che oggi, l’episodio si chiarisce ulteriormente: giocavano bellamente a calcio perché la strada era chiusa al traffico.
Ecco perché: il Centro nazionale viabilità della Polizia Stradale, in mancanza di un filtraggio preventivo delle auto, ha dovuto ordinare alle società autostradali la chiusura del Passante, deviando tutto il traffico sulla vecchia Tangenziale che ha comunque il «pregio» di drenare i veicoli grazie alla «barriera » di Mestre.
Dunque, c’è una motivazione. E siccome siamo in Italia, ecco che sono iniziate le indagini per capire le motivazioni di una simile decisione. Di certo se ne riparlerà in futuro.

Ci attende, però, il rientro: e con esso i problemi che dovranno essere affrontati in questo autunno come la ripresa economica, il problema della casa e degli aiuti alle popolazioni in difficoltà, senza dimenticarsi del sud della Penisola, poi il problema della pillola.

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