Da mezzo clandestino a strumento per legalità in mare: un gommone per l’Area Marina Protetta di Capo Milazzo

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Da mezzo utilizzato da scafisti per il traffico clandestino di migranti a strumento di legalità nel mare di Milazzo. L’Area Marina Protetta (Amp) Capo Milazzo ha ottenuto l’utilizzo di un gommone per svolgere con maggiore incisività l’attività di vigilanza all’interno dello specchio d’acqua di sua competenza.

Il mezzo – un STK 360 lungo 4 metri, con motore fuoribordo – era stato confiscato nel 2017 dalla Guardia di Finanza nell’ambito di un’operazione alle isole Eolie che ha portato all’arresto di scafisti impegnati nel trasporto di migranti clandestini a Lipari.

Su esplicita richiesta delle fiamme gialle è stato assegnato in “custodia giudiziale con facoltà d’uso” su disposizione del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto.

Il presidente dell’Amp, Giovanni Mangano, ha preso in carico il mezzo nautico nel corso di un incontro con il tenente Carmelo Di Franco, comandante della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza mamertina.

“L’estate si avvicina e la nostra attività comincia ad entrare nel vivo – dichiara Mangano a capo del consorzio partecipato al 50% dal Comune di Milazzo – Questo gommone, che si aggiunge a quello già dato in uso dall’Ispra, ci consentirà di muoverci all’interno dei campi boe e per intervenire in caso di emergenza nei vari punti di competenza. Con la Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Milazzo e il suo comandante c’è stato sempre un rapporto di reciproca stima e collaborazione, dunque, la concessione del gommone è ancora più gradita”.

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