Appuntamenti in diretta streaming sulla pagina Facebook del Teatro Villa Pamphilj, ogni giovedì alle 18.30, in attesa di poter tornare ad ascoltare la musica dal vivo, con Stefano Saletti, direttore artistico del Festival Popolare italiano, in dialogo con alcuni degli artisti che avrebbero dovuto esibirsi nella settima edizione al Teatro Villa Pamphilj: Luigi Cinque, Lucilla Galeazzi, Riccardo Tesi, Gabriele Coen, Gabriella Aiello, Jamal Ouassini.
Giovedì 14 maggio Stefano Saletti dialoga con Gabriele Coen, il sassofonista, clarinettista e compositore, che propone da anni un inedito e personale incontro tra il jazz e la world music. Insieme parleranno di come le diverse tradizioni musicali ebraica, mediterranea, balcanica possono dialogare con il jazz contemporaneo, del rapporto tra composizioni originali e la reinterpretazione di materiale tradizionale, di come le musiche popolari hanno attraversato l’Europa influenzandosi a vicenda. Come sempre verranno eseguiti dei brani in diretta in un’alternanza tra musica e parole che rendono i Dialoghi mediterranei anche dialoghi sonori e momenti di approfondimento unici di musiche e temi delle varie tradizioni.
Con Gabriella Aiello, cantante e interprete raffinata in diversi progetti italiani e internazionali, Saletti dialogherà giovedì 21 maggio sulla forza delle musiche tradizionali, sui canti di lavoro, di festa e delle tradizioni contadine, sul rapporto tra la musica popolare e quella medievale in progetti come Oni Witars che vedono la Aiello come voce solista. Verranno riproposti i canti tramandati oralmente, di voce in voce, da padre a figlio, talvolta nella loro forma più pura ed essenziale e talvolta rielaborati con tamburi a cornice.
Mentre giovedì 28 maggio, Saletti incontrerà Jamal Ouassini, virtuoso violinista direttore della Tangeri Café Orchestra in quale, collegato dal Marocco, farà ascoltare brani della tradizione della musica araba e berbera e racconterà il rapporto tra le musiche delle due sponde del Mediterraneo, di come da sempre dialogano le tradizioni arabe con quelle andaluse e del Sud Italia, della scena musicale del Maghreb e di come la musica possa essere la strada per il confronto e lo scambio tra culture differenti ma che hanno radici comuni nel Mediterraneo.
Giovedì 4 giugno, i ruoli si invertiranno e Stefano Saletti verrà intervistato da Checco Galtieri, direttore della Scuola di Musica di Donna Olimpia, sulle sue esperienze come musicista e compositore che mette in relazione le musiche del Mediterraneo, le lingue, i temi, gli strumenti, le tecniche esecutive e di come questo può diventare oggetto di formazione e di didattica.