I leader dell’UE hanno raggiunto un accordo storico sul fondo per il recupero della pandemia da coronavirus. Si tratta di 750 miliardi di euro con piani di spesa a lungo termine dopo giorni di aspri dibattiti al vertice, con la riunione che è giunta al quinto giorno e i 27 capi di stato che hanno finalmente dato la loro approvazione ad indebitarsi congiuntamente attraverso sovvenzioni su una scala senza precedenti. La fine del tortuoso processo è stata annunciata dal presidente del consiglio europeo, Charles Michel, che aveva presieduto i lunghi dibattiti dei leader, con una sola parola su Twitter: “Affare!”
Il presidente della Francia, Emmanuel Macron ha descritto tale risultato come un “giorno storico per l’Europa” e Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha affermato che i negoziati dalla durata di oltre 90 ore, sono stati “degni di nota” e che l’UE questa volta non può essere accusata di fare “troppo poco o di arrivare troppo tardi”. Il summit, che è durato da venerdì mattina fino prime ore di martedì, è stato così prolungato che due leader, Xavier Bettel del Lussemburgo e Micheál Martin dell’Irlanda, sono tornati brevemente a casa prima di rientrare a Bruxelles. Nonostante l’opposizione iniziale dei Paesi Bassi, dell’Austria, della Svezia e della Danimarca, è stato finalmente trovato un accordo.
La svolta è seguita a una nuova proposta di Michel per l’UE di versare 390 miliardi in sovvenzioni e 360 miliardi in prestiti dal nuovo fondo per la ricostruzione economica. Gli stati “frugali” avevano spinto per la proposta originale da parte della commissione europea di sovvenzioni per 500 miliardi da ridurre a 350 miliardi, con evidente frustrazione di Macron e della cancelliera tedesca Angela Merkel. Il primo ministro italiano, Giuseppe Conte, a un certo punto aveva messo in guardia il suo omologo olandese, Mark Rutte, che ha aperto la strada alla riduzione del livello delle sovvenzioni. La nuova formulazione di Michel, che emerge da ore di colloqui bilaterali con i leader, ha finalmente ricevuto il sostegno unanime di cui aveva bisogno. “Questo fondo di recupero è davvero un cambiamento storico e un passo storico per l’Europa”, ha dichiarato Macron, in una conferenza stampa congiunta con la Merkel.