Gli incendi continuano a devastare la California, costringendo migliaia di persone a lasciare le loro case e mettendo a dura prova la resistenza dello stato, minacciato da un’ondata di caldo e dalla pandemia da coronavirus. L’ultimo incendio è cresciuto rapidamente durante la notte, raddoppiando le sue dimensioni fino a circa 131mila acri e bruciando oltre 100 case ed edifici.
Gli incendi hanno finora distrutto 175 strutture, con altre 50mila che in questo momento sono a rischio. Intanto i feriti tra vigili del fuoco e civili hanno toccato quota 33, con almeno due persone che sono decedute. Mentre le fiamme si avvicinavano alla città di San Jose nella Silicon Valley, le autorità sanitarie hanno chiesto ai residenti di rimanere in casa, avvertendo che la combinazione di aria fumosa e Covid-19 mettono le persone in condizioni respiratorie doppiamente vulnerabili.
Il Big Basin Redwoods State Park, il parco statale più antico della California, ha subito “danni ingenti”, con diversi edifici storici distrutti. I gravi incendi hanno anche devastato gran parte della Sierra Nevada, nella California meridionale e le regioni che circondano San Francisco.
I residenti evacuati ora sono decine di migliaia, con la contea di Santa Cruz che chiede a tutti i turisti di lasciare immediatamente i propri hotel per fare spazio agli sfollati. La pandemia da coronavirus ha anche complicato la capacità del governo di evacuare e dare rifugio in sicurezza ai residenti. La Croce Rossa ha cercato di mettere in sicurezza camere d’albergo per gli sfollati che non possono stare con la famiglia o gli amici.
Le contee locali e la Croce Rossa hanno allestito alcuni rifugi in tutto lo stato e, come precauzione, hanno distanziato i lettini in modo diverso e hanno dato le mascherine ai volontari per rallentare la diffusione della malattia. Sempre nella giornata di ieri Donald Trump ha parlato degli incendi in conferenza stampa, incolpando ancora una volta la gestione forestale della California e rinnovando le minacce di non fornire aiuti poiché quest’ultimo sostiene di non essere stato ascoltato. Nel 2019, un totale di circa 259.800 acri in tutto lo stato sono andati in fiamme entro la fine dell’anno. Da questo sabato, quasi 400.000 acri hanno preso fuoco nel nord della California.
I vigili del fuoco hanno detto che sia il personale che le attrezzature sono stati ridotti al minimo e il governatore della California, Gavin Newsom, questa settimana ha dichiarato lo stato di emergenza e ha fatto appello all’intero paese per avere aiuti. Più di 10.000 vigili del fuoco sono in prima linea, ma molti di loro affermano anche di essere a corto di risorse e al momento lavorano in turni di 72 ore invece delle solite 24.