Il 30 aprile si celebra in tutto il mondo l’International Jazz Day, giunto quest’anno alla decima edizione. Nata da una idea di Herbie Hancock e sostenuta dall’UNESCO, l’iniziativa si svolge in contemporanea in circa 200 paesi al mondo con incontri, concerti, jam session e workshop.
Pomigliano Jazz celebra questa speciale ricorrenza con un omaggio al grande Chick Corea. Venerdì 30 aprile dalle ore 19.30, in occasione della giornata internazionale del jazz promossa dall’Unesco, va in scena l’happening “Chick Corea, la gioia del creare con la musica”, omaggio al leggendario pianista statunitense scomparso lo scorso febbraio, con il quartetto composto da Francesco Nastro (piano), Giulio Martino (sassofoni), Aldo Vigorito (contrabbasso) e Claudio Romano (batteria). In scaletta brani inediti e rivisitazioni di classici del compositore italoamericano vincitore di ben 25 Grammy Award, come Sicily, Eternal Child e Armando’s Rhumba.
Il concerto, in diretta streaming dalla scuola Spazio Musica di Pomigliano d’Arco (Napoli) si potrà seguire gratuitamente sulle pagine social di Pomigliano Jazz, Itinera e Jazz Italian Platform.
Ad anticipare il live, un incontro moderato dal giornalista e critico musicale Stefano de Stefano con il direttore artistico di Pomigliano Jazz, Onofrio Piccolo, il presidente dell’associazione Spazio Musica, Carmine D’Onofrio e il pianista e compositore Francesco Nastro. Durante l’incontro verrà ricordato, con aneddoti e contributi, il leggendario concerto che Chick Corea tenne al Parco pubblico di Pomigliano d’Arco il 12 luglio 2001. Un’esibizione memorabile davanti a 15mila spettatori entusiasti che ha segnato l’evoluzione e la consacrazione del festival campano, portandolo alla ribalta nazionale.
Classe 1941, Chick Corea (al secolo Armando Anthony Corea) è stata una delle figure centrali nello sviluppo del jazz nel dopoguerra, spaziando tra musica afroamericana, fusion e sonorità mediterranee. Un grande innovatore oltre che virtuoso del pianoforte e delle tastiere elettroniche, in special modo il Fender Rhodes, da lui sperimentato per la prima volta durante il periodo con Miles Davis. In 60 anni di carriera ha dato vita a formazioni e progetti innovativi contribuendo all’evoluzione del jazz nella seconda metà del XX secolo. Tra le sue collaborazioni, impossibile non citare quella con Pino Daniele negli anni 90.