Rinaldo Bigi espone a Londra “Il sole delle Mie Radici

0
1394

Un poeta contemporaneo che oscilla tra metafisico e surreale: Rinaldo Bigi, artista pietrasantese, si presenta con il suo ricco ventaglio di creatività a Londra, all’Istituto Italiano di Cultura, dal 18 ottobre al 6 novembre, con la mostra “Il sole delle mie radici”, promossa in collaborazione con Imago Art Gallery e realizzata con il sostegno della Fondazione Henraux che, per la prima volta dalla costituzione, nell’aprile di quest’anno, varca i confini con il significativo evento culturale. La singolarità della ricerca di Bigi sta tutta nella sua innata identità di pittore e di scultore; un dualismo forte, una narrazione emotiva sempre alla ricerca di sperimentazione. “Se da un lato le solari sculture si collocano in una dimensione diurna, giocosa e ludica – spiega il critico Gabriella Belli – dall’altro gli introspettivi pastelli e tutta la sua pittura gravitano nell’opposta dimensione notturna del sogno”. Le sue opere sono popolate di personaggi, animali o elementi astratti, frutto di una visione onirica in cui anche l’ironia lascia la sua impronta. La vitalità dei soggetti è esaltata dall’uso del colore, da un profondo plasticismo. Nel percorso espositivo saranno presentate 6 sculture, marmi e bronzi, 6 pastelli su carta e 12 pitture su tela. Opere recenti, tra le quali vi sono originali incisioni su marmo con inserti in mosaico.
“L’esperienza umana, non solo artistica, di Rinaldo Bigi è profondamente radicata nella tradizione artigiana degli studi e dei laboratori di marmo della Versilia che fin da ragazzo aveva conosciuto seguendo il padre – afferma il presidente della Fondazione Henraux Paolo Carli – una tradizione di mestiere che richiede lavoro duro e inflessibile, che pretende pazienza, dedizione, un lungo tirocinio soprattutto da chi vuole penetrare i segreti del marmo per trasformare la materia grezza in un’idea compiuta. Così Bigi è ancora oggi fortemente legato alla manualità che per lui è condizione irrinunciabile nell’esecuzione delle sue opere, soprattutto quelle in marmo”.
Bigi sin dal suo esordio, nel 1968, s’impone all’attenzione del pubblico e della critica con costante apprezzamento. Ha ripetutamente esposto in musei e gallerie private di molti paesi americani, asiatici ed europei, in mostre e rassegne internazionali ed è presente in numerose collezioni pubbliche e private.
“Ho accolto con piacere l’invito dell’Istituto Italiano di Cultura – dice l’artista – insieme a Imago Art Gallery e alla Fondazione Henraux mostro volentieri i sogni e i turbamenti della mia creatività portando un po’ di Versilia oltre confine”.
Un ricco catalogo, pubblicato grazie alla Fondazione Henraux e stampato da Bandecchi e Vivaldi, accompagna l’esposizione.

Articolo precedente15 ottobre, il giorno degli “indignati”
Prossimo articoloPD Tarquinia, sull’autostrada aperto il circo di quelli contro per forza.

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here