Marciana – Questo pomeriggio, alle 18, il Festival sbarca a Marciana, nel versante occidentale dell’Isola. Lo fa scegliendo l’imponente e affascinante scenario della Fortezza Pisana. Nel primo tempo l’Orchestra I Solisti di Mosca, diretta dall’estro del M° Bashmet eseguirà la Suite per orchestra d’archi di L. Janáček. L’opera, inedita fino al 1926, pur appartenendo alla fase creativa giovanile del musicista, ne rivela tutta l’originalità: un compositore saldamente radicato nel passato –di cui la stessa forma della Suite è testimonianza-, ma nello stesso tempo ansioso di rivoluzionare forme e linguaggio della musica. Seguirà la Sonata per Grand’ Viola e orchestra del genio del virtuosismo, N. Paganini. Sarà affidato al promettente giovane A. Ussov –membro dell’Orchestra I Solisti di Mosca- il compito di solista in una delle rare esecuzioni di questo pezzo di vigorosa originalità. Dopo aver ascoltato a Parigi nel 1833 la Symphonie fantastique, rimastone affascinato, Paganini chiese a Berlioz di comporre un’opera per la sua viola Stradivari. Berlioz iniziò la composizione del poema sinfonico Harold en Italie, caratterizzato da occasionali passaggi solistici affidati alla viola. Ma quando Paganini ebbe occasione di vedere il I movimento ne disapprovò le lunghe pause nella parte della viola (celebre è il commento che fece al compositore francese: “Qui non c’è abbastanza da fare per me…”). Fu quindi Paganini a scrivere lui stesso questa Sonata, la cui esecuzione a Londra nel 1894 fu acclamata con entusiasmo.
Il Concerto si chiuderà con il Divertimento per archi in fa maggiore K. 138, scritto da Mozart, insieme ai due che lo precedono (K. 136 e K. 137) a Salisburgo all’inizio del 1772, pagine affascinanti e piene di inventiva che appartengono ad una delle fasi evolutive più importanti del musicista.