Parigi continua la sua protesta. Tutta la Francia protesta.
Tensione alle stelle nelle capitale francese prima della manifestazione di giovedi contro la riforma delle pensioni.
La polizia ha usato i gas lacrimogeni. I manifestanti hanno risposto con insulti e minacce.
Dal 5 dicembre la Francia è sommersa da una crisi sociale innescata dalla decisione del Presidente Macron di riformare il sistema pensionistico del paese. Una riforma che danneggia tutti, dicono i manifestanti. Soprattutto le generazioni future.
Dice uno dei manifestanti:
“Lavoratori del settore pubblico e privato: siamo tutti qui per far sì che il governo ritiri questo progetto ingiusto che consiste nel ridurre i diritti dei lavoratori”.
Sono tornati i “Gilet Gialli”
Molti dei manifestanti che hanno partecipato a questa quarta grande manifestazione contro la riforma delle pensioni indossava il famoso “gilet giallo”: la rabbia che ha generato uno dei più grandi movimenti sociali che le strade di Francia abbiano mai visto non si è ancora spenta
Uno dei leader dei “Gilet Gialli”, Eric Drouet, dichiara:
“È molto grave: 35 giorni di sciopero e nessuna risposta dal governo. È completamente chiuso e ostile”.
“Vogliamo una vita migliore ora!”
Un altro dei leader, Jerome Rodrigues, spiega in maniera più approfondita il perchè della protesta.
“Oltre la riforma delle pensioni, vogliamo una vita migliore ora. Perché si parla molto di pensione, ma la pensione è il futuro. Siamo scesi in strada più di un anno fa perché temevamo non la fine del mondo ma la fine del mese…e le cose sono le stesse ora, forse anche peggio! Quindi invece di lottare per la fine della nostra vita, lottiamo perché la gente possa vivere meglio ora, in questo momento, perché i lavoratori siano riconosciuti e pagati in base al loro lavoro”.
I nuovi negoziati sbloccheranno la situazione?
Commenta la corrispondente da Parigi di Euronews, Anelise Borges:
“L’alto numero di persone che hanno protestato per le strade di Parigi rischia di alzare la posta in gioco nelle trattative che dovrebbero riprendere questo venerdì. Molti sperano che questa tornata di negoziati possa finalmente sbloccare la situazione di stallo e segnare la fine di una crisi che è già costata alla Francia – e ai francesi – milioni di euro”.