Dopo che la seconda sezione della Corte d’appello di Palermo ha respinto l’istanza di revoca della testimonianza del pentito Gaspare Spatuzza presentata dai legali del senatore del Pdl Marcello Dell’Utri sotto processo per concorso in associazione mafiosa ha iniziato a deporre Gaspare Spatuzza. E cosa dice? “Ho fatto parte dagli anni Ottanta al Duemila di un’associazione terroristico/mafiosa denominata Cosa nostra. Dico terroristica per quello che mi consta personalmente, perchè dopo gli attentati di via D’Amelio e Capaci, ci siamo spinti oltre, come l’attentato al dottor Costanzo”.
“Alla fine del 1993 -ha proseguito Spatuzza – insieme a Cosimo Lo Nigro incontrai Giuseppe Graviano a Campofelice di Roccella e mi disse che dovevamo uccidere dei carabinieri in territorio romano. Graviano diceva che ci dovevamo portare dietro un pò di morti così chi si doveva muovere si sarebbe mosso”.
“Graviano mi disse che le persone con cui avevamo preso contatti erano persone serie e non erano come i “crasti” socialisti del 1988, che poi ci hanno fatto la guerra”
‘Nel ’94 – ha dichiarato Spatuzza – incontrai Giuseppe Graviano in un bar in Via Veneto. Aveva un atteggiamento gioioso; ci siamo seduti e disse che avevamo chiuso tutto e ottenuto quello che cercavamo grazie alla serieta’ delle persone che avevano portato avanti quella storia, che non erano come quei quattro ‘crasti’ socialisti che avevano preso i voti dell’88 e ’89 e poi ci avevano fatto la guerra. Mi vennero fatti due nomi tra cui quello di Berlusconi. Io chiesi se era quello di Canale 5 e mi disse: si’. C’era pure un altro nostro paesano, cioè, dell’Utri. Graviano disse che grazie alla serietà di queste persone ci avevano messo il Paese nelle mani”