Tanta gente. Tanti politici. Ma anche e soprattutto tanti giovani. E sono proprio i giovani l’anima di Generazione Italia in Toscana che prossimamente confluirà in Futuro e Libertà per l’Italia. E’ questa la principale caratteristica che ha animato il pomeriggio fiorentino del centro destra toscano. L’animazione è iniziata nel primo pomeriggio prorio con i giovani. E’ poi proseguita con una serie di interventi.
“Noi non eravamo i trombati – ha spiegato Massimiliano Simoni Coordinatore Regionale di Generazione Italia – una certa politica, quella del Pdl, ci aveva accantonato facendoci credere che non rappresentavamo la società. Girando per la Toscana, in questi mesi, mi sono reso conto che la nazionale degli esclusi è la nazionale che può vincere i mondiali. Il nostro è un movimento che si apre e si allarga alla società. La Toscana non è una regione a perdere. Non è vero che è di sinistra, è solo perché, in questi ultimi decenni, la cittadinanza ha trovato maggiori garanzie da quella parte. il centro destra non è riuscito a presentare persone credibili; dove invece sono state presentate – ha spiegato riferendosi a Prato con Roberto Cenni – abbiamo ottenuto risultati incredibili”. Simoni ha ribadito che è “fondamentale individuare in Toscana, in tutte le situazioni, persone giuste. I circoli devono essere la voce del futuro partito che nascerà a Milano. Non dobbiamo fare gli stessi errori del Pdl. La Faenzi? Prima che venisse candidata non sapevo nemmeno chi era. Non era un candidato credibile. Ci sono anche valletti sciocchi, e non solo vallette, che magari vengono candidati perché facevano la spesa all’onorevole di turno, o che magari, candidati e che prendevano 7-8 preferenze. La svolta in Toscana così non può esserci. E daremo ragione a Matteoli e Verdini.
“Generazione Italia non muore con la nascita del partito – ha detto Simoni – ma resterà una delle anime fondanti. A Generazione Italia hanno aderito tutti: ex An, Pdl, Lega, Udc, Repubblicani e socialisti: è sicuramente un grande movimento di massa”.
Simoni ha inoltre sottolineato il grande “entusiasmo” attorno al movimento e ai circoli che oggi sono 57 con oltre 800 iscritti e fatto riferimento anche ad un recente sondaggio di Matteo Renzi, Sindaco di Firenze che al popolo di face bok aveva chiesto quale doveva essere il requisito principale di un politico: “L’onestà – conferma Simoni – il nostro partito deve identificarsi in questo principio”.
Anche il Coordinatore Provinciale di Firenze Riccardo Sarra ha scaldato la platea parland alla platea della politica con la P maiuscola.
Infine l’on. Fabio Granata ha detto che “lo spirito, la passione e il furore di Generazione Italia non sarà disperso perché è la garanzia vitale che stiamo costruendo qualcosa di nuovo. Non una piccola An, o un piccolo Pdl, ma un grande partito che sappia parlare il linguaggio della Repubblica. Si è cittadini – ha ricordato – se oltre a lamentarsi si partecipa alla vita politica, alle proprie scelte, anche dicendo no. La politica non è sempre dire si”.
Granata ha ribadito l’impegno in Toscana: “La Toscana non è una regione a perdere perché se questo movimento deve caratterizzarsi su temi fondanti come quelli della legalità e delle idee, non può che farlo partendo con forza da qui. Chi ha intrapreso questa strada lo ha fatto con la consapevolezza che si sarebbe prodotta una rottura seria e definitiva, strategica e non tattica per tornare magari indietro. Questa è stata la grande differenza che ha caratterizzato questi mesi di formazione. Dobbiamo far capire che non siamo un partito ne suggestionato, ne condizionato, governato dalle cricche affaristiche”. Granata ha assicurato che non ci “saranno paracadutati dall’alto” che l’Italia sta vivendo “il più grave declino nazionale della sua classe dirigente, del linguaggio e della sua cultura”.
Tanti gli interventi, primi fra tutti quelli di Angelo Pollina, neo coordinatore toscano di Futuro e Libertà, di Nicola Pagano, coordinatore nazionale dei circoli, e di Bianca Maria Giocoli.