Agenda 21 Italia: “Necessario mantenere una gestione dedicata solo al paesaggio per coordinare e raccordare le politiche a livello locale ed europeo”

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Il paesaggio come risorsa da gestire e patrimonio del paese da tutelare. È questo il messaggio alla base dell’istanza presentata da Agenda 21 Italia in audizione alla settimana Commissione del Senato e della Camera a proposito dell’imminente riorganizzazione del Ministero dei Beni e delle attività culturali che sta passando sotto traccia proprio in queste settimane e prevede nello specifico un accorpamento dell’attuale Direzione dedicata al paesaggio.
“Siamo assolutamente contrari – ha sottolineato Eriuccio Nora, direttore di Agenda 21 Italia – a questo disegno del Governo che rischia fortemente di rendere marginale un bene riconosciuto invece nella nostra Costituzione al pari degli altri elementi del patrimonio culturale nazionale. Il paesaggio infatti è sempre stato trattato come una cenerentola e un provvedimento che lo accorpi con altri settori potrebbe veramente farlo scomparire.”
Il paesaggio invece è un ambito complesso che riunisce in sé i temi della biodiversità, della qualità urbana, delle grandi opere e dell’ambiente e necessita ora più che mai di azioni di valorizzazione, salvaguardia, gestione e pianificazione.

“È prioritario che la Direzione per il paesaggio – ha proseguito il direttore di Agenda 21 Italia – rimanga un punto di riferimento ed un interlocutore autorevole per le Regioni e gli Enti Locali che devono essere messi nelle condizioni di poter operare in autonomia, coordinati però da una regia unica che consenta il rispetto di un disegno organico di tutte le politiche che hanno un’incidenza a livello territoriale.”

Il Coordinamento Agende 21 è un’associazione nazionale di Regioni ed Enti Locali e territoriali che hanno a cuore la promozione dei processi di Agenda 21 Locale, così come definito dalle Nazioni Unite e la diffusione dei principi per rendere sostenibile lo sviluppo, integrando aspetti economici, sociali ed ambientali. Ad oggi sono oltre 500 gli enti locali soci del Coordinamento: 11 Regioni, 69 Province e 369 Comuni, tra cui la maggior parte dei capoluoghi di regione, Roma e Milano in testa. L’associazione ha privilegiato una modalità di lavoro leggera e “capace di fare”, attraverso la formazione, dal basso e su proposta degli enti interessati, di Gruppi di Lavoro sui temi più rilevanti della sostenibilità. In tutto sono ad oggi 18 Gruppi di Lavoro, vero “laboratorio creativo” dell’associazione.

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