Tre amici, accomunati dall’antica militanza tra i sostenitori di Salvador Allende e uno sguardo amareggiato sulla vita, si danno appuntamento in un magazzino di Santiago del Cile per un’ultima audace azione rivoluzionaria. Ma il destino cieco e beffardo ci mette lo zampino e innesca una girandola di coincidenze. Il risultato è un romanzo commovente e ironico, che strizza l’occhio al noir, nel quale Luis Sepúlveda mette in scena personaggi straordinari, con un lungo inventario delle perdite e tante delusioni sulle spalle: l’ombra di quel che erano da giovani, ma ancora capaci di ideali e di speranza.
* L’ombra di quel che eravamo * di Luis Sepúlveda (Ed. Guanda, trad. di Ilide Carmignani, pp. 154, euro 14,50).