Virgile, trentenne parigino impiegato in un’agenzia pubblicitaria, è abituato a essere lasciato dalle donne che ama. Ormai è una certezza, più sicura di un teorema matematico e più provata della legge di gravitazione universale. Ma questa volta c’è qualcosa di diverso: il messaggio in segreteria telefonica che lo accoglie una sera di ritorno dal lavoro. A parlare è Clara, che gli annuncia che ha deciso di chiudere la loro relazione. Non ci sarebbe nulla di strano, vista la fortuna che Virgile ha in amore, ma il problema è che il giovane non è mai stato con nessuna donna di nome Clara. Ma allora chi è lei? Come può sapere il suo nome e il suo numero di telefono? E come è possibile che Virgile non si ricordi proprio di nulla? Il primo pensiero, tipico del suo carattere ipocondriaco, è di soffrire di una grave forma di amnesia, ma tutti gli esami a cui si sottopone lo escludono categoricamente. Intanto, più passano i giorni, più Virgile sente inspiegabilmente la mancanza di Clara. Per una volta deve prendere una decisione, e non gli resta che una strada. Trovare la misteriosa Clara e riconquistarla.
“Forse una storia d’amore”, di Martin Page (Ed. Garzanti, trad. di Giulio Lupieri, pp. 160, euro 14,60).