I film della RDT tra propaganda e realismo: Konrad Wolf

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Nell’ambito della rassegna cinematografica “Un cielo diviso”, sarà possibile vedere alcune opere di Konrad Wolf, il regista indubbiamente più rappresentativo della RDT e uno degli esponenti più originali del cinema della DEFA tra gli anni ’50 e ’60.

I film della DEFA (Deutsche Film-Aktiengesellschaft) sono una fedele rappresentazione della complessa società della Repubblica Democratica Tedesca e un importante punto di partenza per analizzare i fenomeni politici, culturali ed estetici che caratterizzarono la storia della Germania dell’Est. Secondo Lenin il cinema è la “più importante di tutte le arti”, e chi disponeva del potere negli Stati comunisti non mancò di sfruttare le possibilità offerte dal mezzo: uno strumento di propaganda capace di mobilitare le masse, conquistare la loro simpatia per la politica dei governanti, contribuire a una rieducazione all’insegna del pensiero socialista e diffondere rapidamente l’ideologia fra il popolo.

Nelle opere di Wolf confluiscono un grande interesse per la storia tedesca recente e la sincera avversità per gli orrori del regime nazista, il credo comunista militante, un attento studio psicologico dei personaggi e uno stile efficace, sobrio e privo di enfasi retorica.

Nel corso della rassegna saranno proiettati suoi 3 film:
– mercoledì 14 otto! bre alle ore 19 allo Stensen
Ich war neunzehn (Avevo diciannove anni) – Germania (RDT) 1968, 115’, b/n
Berlino, 1945. Il tedesco Gregor Hecker, appartenente a una unità di ricognizione sovietica, torna in Germania negli ultimi giorni della guerra e vive un doloroso processo di riavvicinamento a un popolo a lui ormai estraneo.
Rappresentati con un alto grado di differenziazione individuale, i tedeschi del ’45 per la prima volta non vengono suddivisi a priori in combattenti della resistenza e fascisti, ma sperimentano forti differenze per quanto riguarda il loro vissuto e le motivazioni personali.
– giovedì 15 ottobre alle ore 19 allo Stensen
Solo Sunny – Germania (RDT) 1980, 104’, colore
RDT, fine degli anni Settanta. Sunny è una cantante di musica leggera originaria di Prenzlauer Berg, quartiere di Berlino. Durante una tournée, Sunny si ritrova a respingere le pressanti attenzioni del musicista Norbert. Dopo uno scontro violento, viene cacciata dal gruppo. Depressa e delusa, si ubriaca, prende sonniferi e finisce in ospedale. Ma Sunny non si arrende e piano piano cerca il modo di ritornare alla sua passione.
Questo è l’ultimo film di Wolf.
– giovedì 29 ottobre alle ore 21 allo Stensen
Der geteilte Himmel (Il cielo diviso) – Germania (RDT) 1963, 110′, b/n
Fine agosto 1961, Rita inizia lentamente a riprendersi da un crollo nervoso e a ricordare gli ultimi anni della sua vita: il trasferimento per studio nella città di Halle, l’esperienza formativa in fabbrica e soprattutto la profonda relazione con Manfred, un giovane chimico che decide di trasferirsi a Berlino Ovest, dove Rita si reca per incontrarlo un’ultima volta, poc! hi giorn i prima della costruzione del muro.
Tratto dall’omonimo romanzo di Christa Wolf, il film, paragonato all’epoca a “Hiroshima Mon Amour” di Resnais/Duras, fu uno dei primi a registrare il trauma della costruzione del muro.

Tutti i film sono presentati in lingua originale con sottotitoli italiani. L’ingresso è gratuito.

La rassegna “Un cielo diviso” – evento della manifestazione “Prima o poi tutti i muri cadono”, promossa dalla Regione Toscana nel ventennale della caduta del Muro di Berlino – prosegue fino al 9 novembre: tutti i martedì, mercoledì e giovedì sera al cinema Stensen e lunedì 9 novembre allo SpazioUno. Ventidue film tedeschi, selezionati dal Goethe Institut di Firenze, raccontano la vita nelle due Germanie dal dopoguerra ad oggi vista da Est e da Ovest.
Per il programma dettagliato http://www.mediatecatoscana.it/

Le iniziative della Regione Toscana per il Ventennale dalla caduta del muro di Berlino sono organizzate in collaborazione con Mediateca Regionale Toscana Film Commission, che coordinerà gli eventi in programma, Le Giornate del C! inema eu ropeo, il Festival dei Popoli, l’Università degli Studi di Firenze, la Fondazione Niels Stensen, il Museo Pecci di Prato, il Goethe Institut di Roma.

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