A margine di “Il fiore del male” di Carlo Bonini il Coisp “E’ inopportuno dare voce a assassini come Vallanzasca”

0
1438

Courmayeur – E‘ vero ciò che scrive Carlo Bonini su Renato Vallanzasca “era un bandito e il bandito sapeva fare”. Ma il nostro consenso si ferma quì, perché, ci consenta Carlo Bonini, per ognuno di noi, cristianamente, sulla faccia della terra c’è un destino ed una collocazione e se il destino di un uomo è quello di un bandito, che semina morte e dolore, allora la sua destinazione su questa terra non può essere che quella del carcere. La punizione morale ognuno la sconterà davanti a Dio, quella umana deve essere scontata di fronte ad altri uomini. E tutto questo assume una dimensione ancor peggiore se, sempre come scrive Bonini, ci si trova davanti a una personalità forte e intelligente come lui definisce Renato Vallanzasca, significa aver disperso i doni che il Signore o più semplicemente la natura ha dato a qualcuno piuttosto che a qualcun altro, e chi fa questo non merita di stare in mezzo a chi, a costo di grossi sacrifici, tenta di migliorarsi. Il COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia –  condanna, senza volersi sostituire al giudizio divino ma dando una dimensione alla giustizia umana, tutte quelle manifestazioni in cui assassini e delinquenti hanno un palcoscenico che alle loro vittime è precluso.

Articolo precedenteE’ in edicola il nuovo calendario “Le Donne Del Mugello”
Prossimo articoloContinua il bluff sulle ronde, si parla di volontari che vengono rimborsati

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here