Gemma Gaetani torna in libreria con un nuova provocazione in versi “Ogni donna ama un fascista. Diario antimoderno”

1
3749

Firenze – «Ogni donna ama un fascista» è il verso di Silvia Plath che Gemma Gaetani assume come filtro attraverso il quale guardare questi decadenti tempi occidentali e urbani, consegnando al lettore una nuova riflessione sulle cose scevra da ogni facile, popolare e maggioritaria retorica. In cinque capitoli, concepiti come tappe della via crucis tragicomica che tocca alla donna e alla società contemporanea, l’autrice presta con lucido candore e temeraria sapienza la sua voce poetica a una donna del nostro tempo che al nostro tempo non vorrebbe appartenere, che non vorrebbe lavorare fuori casa e tantomeno fuori sede ma tra le mura domestiche e per una famiglia, che non vorrebbe vedere ciò che si vede in una televisione sempre più morbosa che non rispetta più neanche la morte, che non vorrebbe dover ricordare agli uomini che il loro sarebbe il sesso forte e non il diffuso “budinume molle” che lascia ben poca speranza a una femmina che cerchi un uomo vero col quale costruire un futuro.

Come reclamando una nuova morale non banalmente femminile né scontatamente femminista, Ogni donna ama un fascista edifica verso dopo verso, ponendo sul banco degli imputati quella attuale, una costellazione antimoderna che scaglia sul piatto della bilancia un j’accuse che non molti condivideranno, ma che tutti dovrebbero leggere.

L’autore
Gemma Gaetani è nata a Roma nel 1972, il 30 ottobre, lo stesso giorno di Diego Armando Maradona. Colazione al Fiorucci Store è il suo primo romanzo in versi, prosa e fotografie. Ha scritto per «Il Giornale» e per «Il Domenicale». Dopo la pubblicazione dell’Elogio del tradimento. Conquista, tradisci, Nega! ha inaugurato il proprio sito web e un simpatico blog dedicato alla posta del tradimento: www.gemmagaetani.com

Collana : Avamposti
Prezzo di copertina : 10
Formato : 11X18
Pag. 128
ISBN : 978-88-8427-220-1

Articolo precedentePesaro, presentazione dell’antologia “Orbite vuote. Sedici racconti dell’orrore e una poesia”
Prossimo articoloIstat, per i Comuni italiani aumenta la Spesa per l’Assistenza Sociale. D’Agata (Idv): ” Il governo intervenga immediatamente con risorse concrete”

1 Commento

  1. Ho una cugina a Roma, che ha lavorato per il Tribunale di Milano per un po’ di anni ma non sapevo che fosse anche scrittrice. Mi potete confermare la cosa. E’ figlia di Vittorio(padre morto qualche anno fa) ed Antonietta. Se si tratta della
    stessa persona vi sono grato. Rocco NATALE

Lascia un commento

Please enter your comment!
Please enter your name here