Dal 26 gennaio al 3 marzo 2012 negli spazi espositivi della Galleria Art&Co di Milano si terrà la personale di Sandro Chia, a cura di Gerardo Giurin, realizzata in collaborazione con Spirale Milano, già organizzatrice della mostra La Transavanguardia italiana a cura di Achille Bonito Oliva, a Palazzo Reale di Milano. L’esposizione, infatti, si pone volutamente come un ideale approfondimento della poetica di Sandro Chia e offre la possibilità ai visitatori della mostra di Palazzo Reale di continuare a indagare la sensibilità artistica del maestro.
In mostra 30 opere uniche, in cui il maestro toscano ripercorre e porta alle estreme conseguenze il suo contributo al movimento della Transavanguardia. La pittura dell’artista si caratterizza per un costante dialogo con il passato, alle origini dei suoi dipinti ci sono, la storia, il senso di un’arte figurativa e manuale che ha ancora tanto da dire e da dare. Il visitatore potrà notare, inoltre, le novità cromatiche che esplodono con pennellate dai colori accesi, verdi acidi e pigmenti rossi, azzurri e gialli quasi luminescenti, che deflagrano su figure umane e animali che si stagliano su sfondi cosmici che illudono l’interlocutore con una dimensione che si estende al di là della superficie dell’opera stessa.
SANDRO CHIA
Sandro Chia nasce a Firenze nel 1946. Nel 1969 si diploma all’Accademia di Belle Arti della città natale e nel 1970 si trasferisce a Roma, dove inizia a esporre presso la galleria La Salita.
Dopo un periodo di sperimentazione nell’alveo della cultura concettuale, si avvicina nel 1974 alla manualità della pittura, coniugando però questa ricerca con una sensibilità tutta particolare per la parola scritta. Nel 1977 avvia una lunga collaborazione con il gallerista Gian Enzo Sperone e nel 1979 Achille Bonito Oliva inserisce il suo lavoro all’interno di una nuova tendenza denominata Transavanguardia e lo invita a esporre nelle mostre da lui curate per affermare il movimento a livello internazionale. Tra il 1981 e il 1983 è presente in mostre che portano all’attenzione del grande pubblico il ritorno dell’arte alla figurazione e la nuova ricerca neo-espressionista. I suoi dipinti celebrano la sensualità del corpo e la vitalità della natura nell’esuberanza di figure sempre più monumentali, che trovano presto risoluzione concreta nel bronzo. Nei lavori s’intensifica il dialogo con temi iconografici, motivi e tecniche – compresa l’incisione – della Storia dell’arte, rielaborati con un’ironia scanzonata del tutto personale. Raffaello, Michelangelo, Tiziano, ma anche Picasso, Savinio, De Chirico, Cézanne e Chagall sono i riferimenti maggiormente riconoscibili nelle sue opere. Da sempre interessato al rapporto tra pittura e poesia, illustra opere di Alda Merini, Beppe Fenoglio e Gabriel Garcia Marquez. Nel 2009 è invitato da Luca Beatrice e Beatrice Buscaroli a esporre alla 53.Biennale di Venezia e nel 2010 Achille Bonito Oliva cura alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma la retrospettiva dell’artista.
Il catalogo monografico è riservato, in omaggio, a tutti i visitatori della mostra di Palazzo Reale, La Transavanguardia italiana, che presentino il relativo biglietto o coupon.