Sotto un temporale estivo
mentre il cielo
non sa come comportarsi
se chiudersi
o aprirsi a occidente,
qualcuno da una soffitta
non molto lontana
strimpella sulla tastiera
una melodia
di una vecchia canzone francese
Cadono
da un cielo chiaro
color latte
goccioloni
di cristallo
sulle piastre di granito
del selciato
che porta in cantina
Battono sul tetto
come tanti minuscoli tamburi
Suonano come
minuscoli xilofoni
ora piano
ora più forte,
a volte lento
per poi all’improvviso
accelerare
la canzone
di quest’estate
vissuta nel ricordo di te.
da “Il mare in un bicchiere di plastica“, Pferraio 2014