Un elettrizzante film-documentario alla ricerca della verità, una verità ancora tutta da accertare ma pur sempre da tenere in considerazione, sulle origini del più grande drammaturgo di tutti i tempi, William Shakespeare.
La regista Alicia Maksimova in questo documentario ci accompagna in un percorso affascinante quanto misterioso sulle tappe segnate da Shakespeare e che possiamo affermare leggendo le sue opere.
Il viaggio inizia dalla città di Messina a Venezia, Verona, isole Eolie e Stratford- upon-Avon in Inghilterra, riconosciuta come la città natale di William Shakespeare.
Nel film si denota la grande sensibilità e accuratezza che la regista Alicia Maksimova riesce a far arrivare allo spettatore, importante anche la ricerca dei dettagli, essenziali a mio parere in quanto si tratta di un argomento discusso e dibattuto e la regista è perfettamente riuscita a far trapelare il dubbio di una “verità” falsa, incastrata a delle probabilità incerte che invece vengono divulgate come verità assolute.
Il tutto è raccontato con uno spirito romantico, senza dogmi ma porta ad aprire gli occhi ad una prospettiva diversa, accettabile anche da quelli che sono convinti che Shakespeare era inglese, perché anche in loro può nascere l’amletico dubbio “dell’essere o non essere” un dubbio purtroppo non confessabile, motivati anche dal fatto che si crea un giro di affari e turismo attorno al brand
Shakespeare in Inghilterra e soprattutto a Stratford-upon-Avon, quindi mi sorge spontaneo pensare considerando che sono una cittadina Messinese se anche nella mia città fosse riconosciuta come possibile città natale di Shakespeare visto e considerato che anche a Stratford-upon-Avon tutto è una probabilità e niente è una certezza, pensiamo all’intera opera “Tanto rumore per nulla” ambientata a Messina o alle innumerevoli frasi e parole provenienti da detti siciliani che ancora oggi vengono usati, prove inconfutabili della peculiare conoscenza da parte del drammaturgo, e che inoltre Alicia Maksimova attraverso un crescendo informativo e documentato da storici, riesce a farci arrivare senza presunzione, ma con moderata dolcezza queste verità.
Non di poca importanza la presenza dell’autrice nel film, con la scelta di apparire solo di schiena e vestita di nero, aumentando cosi il mistero di domande ancora non del tutto risolte e che ancora non si possono svelare al mondo intero ma stanno percorrendo la loro strada per raggiungere la verità. Elegante nei movimenti, il silenzio assordante di tante tacite parole, tutto questo e di rilevante importanza nel film, che non denota un comportamento egocentrico, a mio avviso costituisce un connubio perfetto tra realtà e libero pensiero.
Il film si conclude, con la regista, ancora di spalle, davanti allo splendido scenario del mare dell’isola di vulcano nelle Eolie.
Il film mi ha fatto pensare alla celebre frase di William Shakespeare tratta da “re Lear”, atto I, scena I : “Il tempo svelerà la verità, la tirerà fuori dal suo nascondiglio. Chi finge sarà svergognato”.
Dove lo si può vedere?