Annarella Asuncion Morejon presenta “Guglielmina di Barbone – Pudel di Baviera”

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Nasce per i più piccoli una nuova favola illustrata, a febbraio disponibile nelle librerie e negli store online: si tratta del racconto in versi “Guglielmina di Barbone – Pudel di Baviera” di Annarella Asuncion Morejon. La casa editrice Terre Sommerse ha infatti rilanciato da poco una collana dedicata all’infanzia, con un intento ludico ed allo stesso tempo con lo scopo di riavvicinare fin dalla primissima età i più giovani alla lettura.
La favola racconta di una barboncina aristocratica che un giorno decide di trascorrere un po’ di tempo nella sua villa di campagna. Qui conoscerà diversi personaggi buffi e strampalati e li inviterà a un pranzo di benvenuto. Ai modi raffinati della nobile Guglielmina, si contrappongono i comportamenti grossolani e istintivi dei suoi ospiti d’occasione. Questi personaggi buffi ed invadenti, non abituati all’etichetta, scateneranno ben presto una generale baraonda e susciteranno il riso di grandi e piccini, al pari di una farsa della migliore tradizione.
“Guglielmina di Barbone-Pudel di Baviera” è una storiella divertente, illustrata dai disegni a pastello molto efficaci di Nada Salari, che stimolano la fantasia del bambino e lo aiutano a immergersi nella storia.
Il breve racconto è un’ esilarante metafora della società di ogni tempo.
Il testo è in versi ottonari che si leggono con piacere sia per il ritmo che per la rima e si memorizzano facilmente, grazie al lessico semplice della quotidianità.

Nota sull’autrice
Annarella Asuncion Morejon ha avuto fin da piccola la passione per le fiabe e ricorda ancora quando sua nonna gliele raccontava a lume di candela. Nel corso dell’infanzia adorava leggere e creare piccole narrazioni su tutto ciò che c’era intorno a lei. In modo par- ticolare le piaceva cantare le sue storie al vento, sussurrare i suoi racconti agli animaletti del cortile, creare giochi divertenti con gli amici e ogni tanto provare a vivere la storia di qualche personaggio dei libri. Già all’età di 10 anni decise di scrivere delle fiabe, con l’in- tento di raccontarle al suo fratellino venuto al mondo da poco. La curiosità e l’entusiasmo che provava l’hanno portata a comprende- re nel tempo che solo nella scrittura avrebbe trovato appagamento. La scrittura le ha permesso, soprattutto, di ascoltare il mondo che la circonda, di sentire con l’anima e comprendere col cuore. Diventata mamma, ha iniziato ad inventare fiabe per invogliare sua figlia a mangiare. Così sono nati i suoi primi racconti.

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