Un corpo nel lago

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Uno scheletro emerge dalle acque di un lago vicino Reykjavík: si tratta dei resti di un uomo con il cranio bucato da un enorme foro, legato a uno strano apparecchio di fabbricazione sovietica, in apparenza una ricetrasmittente. L’agente Erlendur, sempre affiancato dai colleghi Sigurdur Óli ed Elínborg, comincia le indagini, ma gli indizi scarseggiano. Tuttavia un elemento decisivo suggerisce una pista: la scomparsa dell’uomo è collegata a una rete spionistica del Patto di Varsavia, che operava ai tempi della Guerra fredda, quando il territorio islandese era considerato strategico dal punto di vista militare e ospitava una grande base Nato americana. Forse lo spettro del comunismo si aggira ancora per l’Islanda?

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