Si comincia chiedendo a una parente “quanto” di una certa cosa va in “quella” ricetta; si prosegue cercando una serie di ingredienti, confrontando versioni, ascoltando consigli spesso divergenti. E si finisce mettendo insieme il tutto con anni di ricerche storiche ed etnografiche. In questo modo Sonya Orfalian ha intrapreso e concluso un’opera in cui sono custodite, insieme alle oltre centotrenta preparazioni, le radici e le ramificazioni di una cultura millenaria tanto più meritevole di essere catalogata e raccontata in quanto offesa, misconosciuta e strappata dalla sua terra d’origine.
“La cucina d’Armenia”, di Sonya Orfalian (Ed. Ponte alle Grazie, pp. 272, euro 18,60).