Danzare sulla corda

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Il mondo dell’alpinismo raccoglie persone, uomini e donne, capaci di avventure straordinarie. Tra questi senz’altro Kurt Diemberger, l’unico alpinista vivente ad aver scalato due ottomila inviolati. Nel 1957 con il compagno Hermann Buhl, leggendario alpinista austriaco, conquista senza il supporto dell’ossigeno il Broad Peak del Karakorum. Non c’è tempo di gioire perché Buhl scompare travolto da una cornice nevosa. Segnato dalla tragedia e dalle polemiche, Diemberger racconta questo episodio e la sua strepitosa vita, fatta di successi e momenti drammatici, di avventure pericolose e viaggi esaltanti in tutti gli angoli del mondo. Dal Tibet al Nepal, dagli ottomila himalayani alle pareti più proibitive delle Alpi, dalla Groenlandia al Sudamerica, Diemberger introduce e conduce il lettore tra le fortune, i misteri, le montagne stregate, le tecniche di ascesa e gli aneddoti curiosi che l’hanno consacrato leggenda vivente dell’alpinismo.

“Danzare sulla corda”, di Kurt Diemberger (Ed. Corbaccio, trad. di Irene Affentranger, pp. 320, euro 19,60).

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