Al largo della costa scozzese, nei pressi dell’isola di Mull, affonda un traghetto. Dalle acque, buie e gelide, riemerge una ragazza. I falò sulle pendici dell’isola la guidano a riva. Con una mano stringe una bambina sconosciuta, con l’altra una tanica di benzina vuota. Sull’isola nel frattempo, un investigatore del ministero dei Trasporti indaga sullo scontro tra due aerei da turismo avvenuto anni prima, ossessionato dal mistero di un pilota precipitato sul fondo della baia e ritrovato cadavere mesi dopo, in cima a una collina. Le loro storie si incrociano al Drome Hotel, un cupo albergo per coppiette in luna di miele, dove il padrone si diverte a spaventare le giovani spose con storie truci di stupri e squartamenti. Resteranno qui fino al Big One, il grande rave di fine millennio, a cui parteciperanno una folla di personaggi bizzarri e disperati che popolano questo romanzo visionario.
“La ragazza nell’acqua”, di Alan Warner (Ed. Guanda, trad. di Giovanni Garbellini, pp. 224, euro 13,50).