L’Impresa fiumana fu un sogno condiviso e realizzato. Uno slancio d’amore che non ha eguali nella storia. D’annunzio, fu l’interprete ispiratore di quello slancio, il Comandante, il Vate che guidò quella straordinaria avventura, ma protagonisti assoluti furono i tantissimi giovani che, disertando o scappando da casa, si riversarono nella città irredenta e là rimasero per oltre un anno. L’età media dei soldati che, da soli o a battaglioni interi, parteciparono all’impresa era di ventitré anni. Il simbolo di quell’esperienza straordinaria furono le stelle dell’Orsa Maggiore, che nel nostro cielo indicano la Stella Polare. Il romanzo narra le vicende di Giulio Jentile e Marco Paganoni, due giovani arditi che hanno stretto una salda amicizia al fronte. Dopo la vittoria, nel novembre del 1918 si recano a Trieste per far visita a Daria, crocerossina ferita in battaglia di cui sono ambedue innamorati. Dopo alcuni giorni i due amici faranno ritorno alle rispettive famiglie ma l’inquietudine dei reduci impedisce un ritorno alla normalità. Nel febbraio del 1920 li ritroviamo a Fiume, ricongiungersi con Daria, uniti da un unico desiderio. Fiume è un calderone in ebollizione: patrioti, artisti, rivoluzionari e avventurieri di ogni parte d’Europa affollano la città in un clima rivoluzionario-libertino. Marco è tra coloro che sono a stretto contatto con il Comandante mentre Giulio preferisce allontanarsi dalla città e si unisce agli uscocchi, i legionari che avevano il compito di approvvigionare con i beni di prima necessità anche con azioni di pirateria.
Altre avventure, altre storie d’amore e di morte, nel clima ribollente di Fiume. Giulio tornerà e, aiutato dagli amici, salverà Marco da un grosso imprevisto. La situazione fiumana, intanto, precipita: ci avviciniamo al Natale di sangue, che segnerà la conclusione della storia.
L’autore
Gabriele Marconi (1961). Direttore responsabile del mensile «Area», è tra i fondatori della Società Tolkieniana Italiana e il suo esordio narrativo è con un racconto del 1988 finalista al Premio Tolkien. Scrive il suo primo romanzo nel 1996: L’enigma di Giordano Bruno; il suo secondo romanzo Io non scordo è pubblicato nel 1999.
Nel 2008 scrive, assieme a Errico Passaro, Il regno nascosto, romanzo fantasy ispirato alla saga di Tolkien.