Si può affrontare il tema dell’obesità in maniera delicata e divertente? Allen Zadoff ci prova, partendo dalla sua storia personale. A ventott’anni pesa 180 chili: quello che nell’adolescenza sembrava un problema gestibile, adesso gli sta distruggendo la vita. Dopo decine di tentativi e anni trascorsi alla disperata ricerca della dieta che lo renda magro, compie un passo decisivo: invece di dedicarsi all’ennesima dieta strillata sui magazine, incomincia a concentrarsi meno su quel che mangia e più sul disagio psicologico che sta alla base dei suoi disturbi alimentari. È una scelta determinante. Così facendo, riesce a perdere i chili di troppo e a dare inizio alla sua nuova vita. In questa storia, intima difficile e raccontata con lucidità, Zadoff affronta tutti i temi legati all’alimentazione: dall’appetito incontrollato ai drastici digiuni, dai metodi di dimagrimento al giudizio sul proprio corpo, elaborando una strategia efficace per perdere peso, che si basa ben più sul cuore e sulla mente che non sul conteggio delle calorie. Un viaggio per capire come il cibo non sia un nemico e che i meccanismi di una vita sana partano proprio dalle scelte che compiamo su noi stessi.
“Fame. Cose che ho imparato nel mio viaggio da grasso a magro”, di Allen Zadoff (Ed. Corbaccio, trad. di Lucia Corradini Caspani, pp. 182, euro 16,00).