Protagonista del libro è Black, un ragazzo come tanti, che come tanti si sente zero, una comparsa in una vita che si impegna quotidianamente a spegnere i propri sogni e le proprie aspettative. Black a volte si sente talmente estraneo da diventare un altro, Zero appunto, il suo alter ego. E ogni tanto è Black, ogni tanto è Zero e ogni tanto è entrambi. Secondo Zero, Black non potrà mai brillare nella sua vita. Zero ha però un piano per Black: morire. Sì perché anche se non sei una stella, sostiene Zero, puoi brillare perfino di più, brillare come solo le stelle cadenti sanno fare: semplici rocce senza valore ma che mentre muoiono splendono più di tutte le stelle del firmamento.
Morire, infatti, è il prezzo che Black deve, e vuole, pagare per brillare, diventare una leggenda. E ha a disposizione 466 giorni per scoprire come.
Un viaggio nella vita di Black. Un percorso a volte doloroso, a volte divertente, a volte drammatico, a volte violento nella vita della famosa “Generazione Zero”, uno sguardo lucido sulla realtà dei giovani di oggi, perché, come dice l’autore “vorrei che tutta quella parte della mia generazione che non si sente rappresentata da questo modo di parlare di noi dei mass media, trovasse la sua voce. Voglio raccontare la vita che si fa, il dolore che si prova, i sogni che ci portiamo dentro. Tutte quelle cose che per fare audience non interessano, ma tutti hanno un anima e un cuore. E vanno raccontati. Ascoltati. Sennò per cosa scriviamo?”.
Un libro che parla di molti, attraverso la voce di una persona, Black. Un libro che è anche un viaggio, apparentemente senza ritorno, nella mancanza di speranza, negli eccessi, nella ricerca del senso della vita. Un viaggio che ripercorre l’essenza della crisi che ha investito la civiltà europea moderna, che porta con sé decadenza e spaesamento, tanto da costituire una sorta di malattia da cui il mondo moderno è affetto, una malattia che conduce alla disgregazione della morale, alla debilitazione della volontà e alla perdita del fine ultimo dell’esistenza. E come successe nella pittura, i “decadenti”, qui rappresentati da Black, non si riconoscono nelle tendenze materialistiche della società ma vi si contrappongono attraverso atteggiamenti anticonformisti e anticonvenzionali. Il decadentismo è considerato un proseguimento in forma più estrema di alcuni temi trattati dal romanticismo come: il sogno, l’immaginazione e la fantasia, materie fondamentali per Black, scrittore, musicista, stella cadente in affitto.
“Se sei uno che di cose ne ha viste, ti viene fuori lo sguardo del vento..”
UNA STELLA CADENTE IN AFFITTO di Piero Magaletti Giraldi Editore Pagg.241 – E.14,00
una stella cadente in affitto è il libro che mi ha cambiato la vita. il fatto stesso che ci sono degli uomini (guarda un pò sempre uomini) che si accaniscono, mi da l’idea di quanto il perbenismo viziato dei baroni di oggi si senta offeso da questa grande orpea letteraria… è il Fight club del nuovo millennio.