Il capo delle tempeste

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Negli anni che seguono la Rivoluzione d’ottobre Sonja, Dasa e Zaj trascorrono la loro gioventù, affamate di vita, a Parigi. Sono tre sorelle in esilio in Francia, figlie di uno stesso padre, russo, ma di madri diverse. Dasa, la più solare e concreta, mira a trovare un equilibrio per sé e per gli altri, anche a scapito della propria felicità. Sonja, la più colta e intellettuale, è uno spirito inquieto e va incontro alla sorte tragica di chi punta all’assoluto. Zaj, la minore, giunta per ultima a Parigi, non ha ancora trovato la sua strada e si affida all’istinto: tenta con il teatro, si innamora di un giovane studente, si impiega da un libraio, dove scopre la letteratura e il profumo dei libri freschi di stampa. Intorno a loro il mondo duro e difficile dell’emigrazione russa a Parigi: gente che si barcamena per stare a galla, persone che faticano a integrarsi, una comunità che conserva alcune usanze mentre a poco a poco ne dimentica altre. E sullo sfondo, la Russia, una presenza fisica che incombe, travolgendo la storia personale di ognuno.

“Il capo delle tempeste”, di Nina Berberova (Ed. Guanda, trad. di Francesco Bruno, pp. 270, euro 16,00).

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